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Gazzetta dello sport: panchine che scottano

La Gazzetta dello sport presenta Monza-Udinese come la partita delle panchine che scottano.
Monica Tosolini

La Gazzetta dello sport presenta Monza-Udinese come la partita delle panchine che scottano. Quella di questa sera è già una sfida che i due allenatori non possono perdere

A Monza il problema è assemblare i tanti giocatori nuovi “e soprattutto integrarli con quelli che hanno centrato la A e sui quali il tecnico ripone assoluta fiducia. Il Monza ne ha ancora troppi, deve liberarsi di qualcuno e deve aggiungerne qualcun altro….Il primo impatto con il campionato è stato tremendo: sconfitta in casa col Torino sotto gli occhi di Berlusconi, che ora deve prodursi in una faticosa campagna elettorale, e una batosta a Napoli (4-0) in cui la squadra ha mostrato un encefalogramma piatto. Logico che serva una svolta. Il nome di Roberto De Zerbi (che avrebbe pure una proposta in Inghilterra), rimasto fuori dal giro, dopo esser andato via dall’Ucraina, circola già da giorni. Stroppa non si cura, ma guarda e passa: «Sono sorpreso delle voci sulla panchina. Ci vuole tempo, per dare il massimo bisogna lavorare. Se riusciamo a integrare qualcuno… Stiamo pagando la difficoltà ad assemblare la squadra. Sapevo a cosa andavamo incontro. Tra i pali porto avanti la scelta di Di Gregorio», ha detto ieri.

Se Stroppa non può essere tranquillo, è agitata anche la vigilia di Andrea Sottil che a Udine era stato accolto con grande entusiasmo per il suo passato da calciatore bianconero. Ma pure per lui l’impatto, da esordiente, in A è stato tosto: quattro gol a San Siro dal Milan e un pareggio (0-0) in casa con la Salernitana sotto gli occhi di Gino Pozzo che è ripartito per Londra deluso. Qui il problema è un altro: la squadra è ben rodata, con tante conferme e giocatori di qualità che interpretano il 3-5-2 della casa. Sottil era abituato a giocare a 4. E’ stato scelto dopo il voltafaccia di Cioffi. Ha un vantaggio: costa poco. Ma è entrato in uno spogliatoio non semplice, dove gli italiani si contano sulle dita di una mano, si parlano tante lingue e le personalità forti abbondano. Già dalle toste amichevoli (Bayer Leverkusen, Chelsea), l’Udinese non ha convinto. In campionato nemmeno. Sabato Sottil ha azzardato una mossa difficilmente comprensibile: Nehuen Perez, difensore centrale, quinto alto a destra. Dopo 49 minuti l’argentino si è fatto espellere. Ora la soluzione sembra Pereyra a destra con l’ingresso da mezzala del concreto Lovric. La difesa non è mai stata la stessa, l’attacco non ha prodotto nulla e ora si punta sulla speranza Beto, a lungo infortunato. I sondaggi, per stare in tema elettorale, non danno Sottil vincente, ma un colpo a Monza può cambiare la stagione e farlo ripartire di slancio”.

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