La Gazzetta dello sport racconta tramite il suo inviato a Lienz le curiosità del ritiro dell’Udinese: “Dalla torre motorizzata al menu sulla app, dalla musica di Pereyra alle visite dei genitori (Silvestri), dal padrone di casa Lovric agli italiani di Lienz (40) con una «spruzzata» quotidiana di friulanità perché sono tanti i tifosi che organizzano una gita…Tutti gli allenamenti vengono seguiti con riprese dall’alto, circa 20 metri, da una torre motorizzata che l’Udinese noleggia da un’azienda di Padova.
Alimentazione La dieta fa parte del programma di lavoro. Per l’Udinese è fondamentale. Il nutrizionista Antonio Molina, spagnolo, è il responsabile, con lui ci sono tre cuochi portati dall’Italia e un cameriere, integrati al Grand Hotel Lienz. Tutto è stracurato, ma il club friulano va oltre. I presenti in ritiro ricevono sul cellulare un’applicazione. Il calciatore va sulla sua foto, clicca su menu e gli appaiono le foto dei piatti per il giorno dopo. Tre-quattro primi, due-tre secondi. La pasta classica non è prevista. Si va dal kamut, al grano saraceno, alla pasta di riso o di legumi. Niente glutine», dice Molina. Poi paella, noodles, carne e pesce. Al buffet solo le verdure. «Abbiamo creato questo metodo per non farli riempire di cibo al buffet. Per noi conta la materia prima, solo prodotti di alta qualità. Nelle merende la classica crostata non c’è sempre. La frutta viene frullata creando degli smoothies con fragole, mirtilli e lamponi dove inseriamo delle proteine vegetali. Il gelato sì, ma più in Friuli. Un prodotto artigianale».
Nei pochi momenti liberi qualcuno ha fatto un salto in piazza da Alessio di Belluno. Sono tre le gelaterie di italiani, come le pizzerie, la più frequentata, Aurora, è gestita da Federico Damiani di Tolmezzo. Un pezzetto di Udinese”.
