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Gazzetta dello sport: L’Udinese pesca ancora a Verona

La Gazzetta dello sport segnala il secondo affare che l'Udinese porta avanti con l'Hellas in pochi giorni.
Monica Tosolini

La Gazzetta dello sport segnala il secondo affare che l’Udinese porta avanti con l’Hellas in pochi giorni. Dopo il difensore Udogie, appena ufficializzato, ecco in entrata Marco Silvestri, scelto come erede di Juan Musso. 

La rosea fa notare che negli ultimi due anni, da quando la squadra di Verona è tornata in serie A, le due società hanno concluso diverse trattative. Nell’estate del 2019 l’Udinese ha mandato a Verona Emmanuel Badu, che si è svincolato quest’anno. A settembre 2020 è stata la volta del bianconero Antonin Barak e a gennaio 2021 dell’attaccante Kevin Lasagna: tutti hanno lasciato il Friuli per indossare la maglia gialloblu.

Stavolta Marco Silvestri farà il cammino inverso: è atteso oggi per le visite mediche e la firma. Poi raggiungerà il resto della squadra a Sankt Veit. 

La Gazzetta dello sport ne parla così: “Dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Modena già poco più che ventenne si è preso le sue responsabilità difendendo – mandato in prestito dal Chievo che lo aveva acquistato – prima la porta della Reggiana in Serie C (nel 2011-12) e poi quella del Padova in Serie B. Dopo il ritorno con i clivensi, nel 2013, c’è stato successivamente un piccolo intermezzo a Cagliari da comprimario. Poi il salto il Championship con il Leeds, dove due stagioni da titolare in un contesto differente per cultura calcistica lo hanno fatto crescere parecchio. La vera esplosione è però arrivata in gialloblu. Al primo anno – nel 2017-18 – ha assistito alla retrocessione da panchinaro. Poi in Serie B è diventato protagonista, riconquistando subito ai playoff quanto perduto 12 mesi prima. Juric lo ha confermato titolare e lui ha dimostrato di meritarsi la fiducia, con 9 clean sheet il primo anno e 7 il secondo. E anche, nell’autunno del 2020, la convocazione ad uno stage della Nazionale.

Meticoloso

E’ migliorato in maniera esponenziale sotto le cure di Massimo Cataldi, che lo stesso Silvestri identifica come personaggio chiave della sua evoluzione. L’allenatore lo ha descritto come un grande lavoratore, uno che cura tutto nel dettaglio in maniera ossessiva e che commette pochissimi errori, perché ha la capacità mentale di stare sempre dentro la gara, anche nei momenti più complessi. Un esempio evidente arriva dal siparietto che si è generato a San Siro, contro il Milan, il 9 novembre del 2020. Rigore per i rossoneri, dal dischetto si presenta Zlatan Ibrahimovic. Silvestri gli ricorda che il precedente tiro dal dischetto lo ha sbagliato e Ibra calcia alto. Questo spirito gli servirà pure a Udine”.

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