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Gazzetta dello sport: L’Udinese cambia linea, Gotti è tentato dal tridente

Il mercato ha cambiato la rosa dell'Udinese e ha regalato a Gotti maggiore quantità e qualità in attacco.
Monica Tosolini

Il mercato ha cambiato la rosa dell’Udinese e ha regalato a Gotti maggiore quantità e qualità in attacco. Viene da pensare che il mister possa farsi tentare da un cambio di modulo, abbandonando quel 3-5-2 che è diventato un dogma all’Udinese. Gotti, d’altro canto, ama sperimentare. Scrive la Gazzetta dello sport: “Con Verona, Spezia e Roma l’allenatore di Porto Viro ha scompigliato le carte a disposizione, facendo vedere difesa a quattro e tridente d’attacco. Si potrebbe obiettare che i tentativi sono stati fatti solo nell’ottica di recuperare il risultato, ma l’anno passato – anche in situazioni di criticità – non si assisteva con frequenza a modifiche. Viene così da pensare che qualcosa possa davvero cambiare”.

Ed ecco le possibili soluzioni:

“Il 4-3-3 Lo schema è stato proposto negli ultimi 11 minuti con l’Hellas. Immaginando un quartetto arretrato gli eleggibili sarebbero Stryger Larsen a destra, De Maio e Nuytinck in mezzo e Ouwejan a sinistra. Molina, Becao, Bonifazi e Zeegelaar le alternative, con Ter Avest in svantaggio. In mezzo non si potrebbe fare a meno della qualità di Pereyra come mezzala sinistra e De Paul a destra. Davanti alla difesa toccherebbe al tedesco Arslan, nell’attesa di Walace e Mandragora. L’attacco vedrebbe a sinistra Deulofeu, in mezzo Lasagna (oppure Okaka, Nestorovski sembra aver perso terreno) e a destra l’ex Watford Pussetto. Potrebbe starci anche un ingresso di Makengo come mezzala sinistra, con l’avanzamento di Roberto Pereyra.

3-4-3 Il marchio di fabbrica della prima Udinese europea si è visto con lo Spezia, già dal 19’ del secondo tempo. Gli ultimi 10 minuti si è registrato un 4-2-4, ma in quel caso sì che lo schieramento aveva un’attendibilità relativa, vista la scarsità di effettivi che il mister aveva a disposizione. La difesa a 3 resterebbe quella vista fino a questo momento (con l’ingresso di Nuytinck al posto di Samir, accanto a Becao e De Maio). Gli esterni sarebbero Stryger Larsen da una parte e Ouwejan dall’altra. In mezzo irreale rinunciare al talento di De Paul, che dovrebbe essere affiancato da un giocatore più di fatica (Arslan o Makengo). Difficile lasciare fuori anche Pereyra, che passerebbe quindi in attacco – sulla fascia destra –, con Deulofeu a sinistra. Pussetto sarebbe il primo cambio, prima punta uno tra Lasagna e Okaka.

4-4-2 Il modulo classico della storia moderna del calcio si è visto invece contro la Roma, negli ultimi spiccioli di gara. Immaginando che davanti possano agire Lasagna ed Okaka e che in mezzo la coppia sia sempre quella composta da un muscolare e da un uomo di fosforo (vada per De Paul e Arslan), le suggestioni nascono sulle fasce. Pereyra a destra e Deulofeu a sinistra stuzzicano; meno probabile che, vista quest’abbondanza di giocatori offensivi, si avanzino dei terzini. Con una soluzione del genere non sarebbero contenti quelli là davanti, ormai davvero tanti”.

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