La Gazzetta dello sport ha dato oggi i voti ai bianconeri impiegati nella stagione 2019/20. Ecco il pagellone dell’Udinese:
De Paul 8,5 La stagione dell’esplosione. Ha fatto tutto e di più. Con il corredo di sette gol. Chi aveva dei dubbi ora è servito. Vale tantissimo. Non si è per caso titolari nell’Argentina. Sa fare tutto e ha corso fino alla fine. Ora prenda il volo.
Musso 8 L’erede di Handanovic a Udine, forse il suo erede l’anno prossimo all’Inter. Il futuro dell’Argentina. Perfetto nelle uscite alte, attento tra i pali, ha parato due rigori e tanto altro. 14 clean sheet.
Stryger Larsen 7,5 Alzi la mano chi ne farebbe a meno. Dal Friuli come meta della vacanze da ragazzino alla Dacia Arena come palcoscenico per imporsi. Stantuffo inesauribile a tutta fascia, cross e duetti con De Paul. Peccato perderlo.
Sema 7 Il suo arrivo dal Watford ha rimesso a posto la fascia sinistra. Lo svedese-congolese sarà da guardare all’Europeo 2021. Intanto se lo è goduto l’Udinese. Cross in produzione industriale e anche un certo senso del gol.
Lasagna 7 Un finale di stagione da attaccante vero. Non più solo accelerazioni che lasciano il difensore di turno sul posto, ma la cura Gotti post lockdown gli ha fatto ritrovare precisione e concretezza. Doppia cifra raggiunta e la felice paternità.
Nuytinck 7 Il vero pilastro della difesa. Tudor non lo aveva capito… Gotti sì. Perfetto nelle letture e nella preda dei palloni alti, bravo nell’anticipo, è tornato quel centrale olandese che stupì all’Europeo Under 21 del 2013.
Fofana 6,5 Maturato, pronto a spiccare il volo. La cavalcata con la Juve resta la perla, ma Seko con Gotti è stato devastante
De Maio 6,5 A 33 anni si può ancora essere protagonisti. Curato nella preparazione, non ha sbagliato nulla. Rivalutato alla grande
Mandragora 6,5 Sottovalutato mediaticamente, amato dai coach, regista che dà equilibrio e tempi. Il crociato lo ha tradito a Torino
Okaka 6,5 Ha fatto il record di gol in A, 8, si è innamorato di Udine, dà tutto per la causa e col fisico fa ammonire i difensori.
Walace 6,5 La sorpresa finale. Ci sono voluti due infortuni (Mandragora e Jajalo) per vederlo meglio. Gran palleggiatore.
Samir 6 Recuperato dagli infortuni, è diventato valida opzione a sinistra. In gol col Lecce, di testa c’è sulla palle inattive.
Troost-Ekong 6 Fisico da corazziere… o da modello. Ha tempi e fisicità, il nigeriano ha commesso qualche ingenuità evitabile.
Becao 6 Vale il discorso di Ekong. Due falli di mano di troppo, ma doti in marcatura e nell’anticipo bravo a usare il fisico.
Jajalo 6 A 32 anni ha dimostrato che può ancora dire la sua, perché i piedi sono ottimi. Sfortunato pure lui col ginocchio.
Nestorovski 6 Due gol da centravanti vero con la Roma e con la Juve. Un po’ di discontinuità, gliene hanno annullati troppi…
Zeegelaar 6 Il fallo da rigore col Genoa è la sua pecca, ma da lì ha è cresciuto in concentrazione. Quella che gli serve per salire.
Ter Avest 6 Alternativa a Stryger, ha giocato poco, ma ha sempre fatto il suo, ma non è Stryger.
Teodorczyk 5 Incompiuto. Non ha colto le tante occasioni avute. Ci si aspettava decisamente di più. Poi si è infortunato.
Nicolas 6 Utilizzato solo in Coppa Italia, è stato un prezioso aiuto negli allenamento per il “non umano” Musso.
Prodl s.v. Un soggiorno a Udine che si è trasformato in calvario. Ora vede la luce e l’Udinese lo avrà il prossimo anno
Gotti 7,5 Ha fatto un lavoro straordinario. E’ entrato nella testa dei calciatori e ha proposto un gioco ricco di spunti, di fraseggio nello stretto, non solo le micidiali ripartenze del 3-5-2. Con lui sono esplosi in tanti. Ed era un vice.
