Nella rivoluzione scelta contro il Torino, una delle scelte di Cioffi che ha sorpreso di più è stata quella di schierare nuovamente Zeegelaar come difensore di sinistra. Non una novità, si diceva. La Gazzetta dello sport ricorda che la prima volta per lui in quella posizione è stata all’Allianz Stadium contro la Juventus, dove è stato sonoramente bocciato in pagella proprio dalla rosea. Ma Cioffi lo ha riproposto così tre giorni dopo in Coppa Italia contro la Lazio e l’ex Watford non ha sfigurato.
In realtà, a proporlo per primo in quella posizione era stato Gotti nel corso della scorsa stagione e anche nelle amichevoli estive. La Gazzetta ricorda i vari contesti e conclude che ormai per Zeegelaar la strada è tracciata: “Ora il giocatore ha dimostrato di non essere più solo un “adattato”, ma di poter dire la sua, alimentando così la concorrenza per quella parte di campo. Una situazione, sul piano pratico, che può teoricamente aumentare la varietà delle scelte di Cioffi. Dopo l’addio di Samir, andato al Watford, sembrava fatta per l’investitura di Nehuen Perez (che sulla sinistra si è comportato molto bene nel pareggio col Milan), ma i piani si sono complicati per l’argentino, lasciato domenica a riposo a causa del periodo trascorso con la sua nazionale. Il sudamericano è passato dalla prospettiva di giocare quasi con certezza a quella di doversi quasi difendere dallo stesso Zeegelaar, dal nuovo innesto Pablo Marí (schierato però come centrale all’esordio) e da capitan Nuytinck, che sulla sinistra ha dato sicuramente il meglio nella fase del post lockdown. E’ così che la parte mancina della difesa friulana da posto sicuro è invece diventata la più contesa nell’organico di Cioffi. E, adesso, il futuro rimane comunque incerto”.
