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Corriere dello sport: Tutto in tre giorni

Ieri il ministro Spadafora ha frenato sulle voci di ripresa del 4 maggio e non è stato il solo.
Monica Tosolini

Ieri il ministro Spadafora ha frenato sulle voci di ripresa del 4 maggio e non è stato il solo. I club di serie A non sono tutti convinti di ripartire. Il Corriere dello sport ha aggiornato la situazione di favorevoli e contrari: tra i secondi rimangono Cellino, Cairo e l’Udinese. Ieri, in una lettera firmata da sei ‘dissidenti’, sono stati espressi i dubbi sulla ripartenza. Eccoli: “convocando i giocatori per gli allenamenti, non sarebbe più invocabile la causa di forza maggiore, rendendo impossibile la richiesta di un contributo alle perdite da parte degli atleti stessi. I club, inoltre, vogliono essere certi che non venga addossata loro la responsabilità civile e patrimoniale nel caso in cui ci fossero nuovi contagi tra i giocatori, nonostante l’adozione del protocollo di sicurezza. E per concludere, alla Federcalcio viene chiesto come si possa intervenire per i contratti e i prestiti in scadenza il 30 giugno, davanti alla prospettiva di portare avanti la stagione oltre quella scadenza”.

E’ stato chiesto anche di definire le date per concludere questa stagione e iniziare la prossima.

Intanto il 4 maggio si avvicina e qualcuno, leggi Juventus, fatica a far rientrare i giocatori e averli a disposizione a fine mese.

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