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Corriere dello sport, Balbo: Lotta al virus, Italia esempio per il mondo

L'ex attaccante bianconero Abel Balbo ha parlato al Corriere dello sport dell'emergenza coronavirus, un problema mondiale che spaventa.
Monica Tosolini

L’ex attaccante bianconero Abel Balbo ha parlato al Corriere dello sport dell’emergenza coronavirus, un problema mondiale che spaventa. 

Balbo, da padre di famiglia ha paura del Coronavirus? «Ne ho. Non tanto per me quanto per mio figlio Nicolas, che lavora in Svezia e non può rientrare. Lì tutto procede normalmente, come se niente fosse. Io non capisco, credo proprio stiano sottovalutando il problema».

In Argentina la situazione com’è? «I miei familiari stanno bene per fortuna, ne parlavo con mio zio in queste ore. Ma adesso è cominciato il lockdown. E’ inevitabile prevenire la tragedia: non oso pensare a cosa potrebbe accadere se il virus si diff ondesse. Il Sudamerica non è l’Europa, non esistono strutture sanitarie all’altezza di una pandemia».

Da italiano d’adozione, come giudica il comportamento degli italiani? «Esemplare. A parte qualche eccezione, perché gli stupidi ci sono ovunque. Gli italiani sono sempre tacciati di pressapochismo, di superficialità. Invece in questa storia stanno insegnando molto a chi si diverte a dare lezioni di comportamento. Si sono dimostrati un popolo serio e responsabile».

Un altro esempio è venuto dal Papa argentino. «Discorso straordinario. Bergoglio è un Papa che parla agli uomini nel loro complesso, sa essere ecumenico. Laico, addirittura. Ma lo dico da cattolico praticante, non da argentino: io ho adorato anche Wojtyla e Ratzinger». C’è più fede o fatalismo nelle sue parole? «Fede assoluta. Prego, digiuno. Per questo sono ottimista»

Come passa il tempo in casa? «Ho imparato a pulire e a cucinare. Bello no? (ride, ndr) Scherzi a parte, non vedo l’ora di tornare alla quotidianità. Il caffè con gli amici, il cinema, lo stadio. Ciò che ci sta mancando adesso verrà apprezzato di più dopo».

E’ ottimista anche sulla ripresa del campionato? «Eh bella domanda. Spero solo che non si falsino le regole: la Serie A deve essere giocata per intero a costo di chiudere a dicembre. Niente playoff , niente congelamento della classifica. Qui ognuno tira l’acqua al suo mulino…».

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