Mancava solo l’ufficialità alla notizia della separazione tra l’Udinese e Pierpaolo Marino. E’ arrivata nel pomeriggio con una nota della società che sottolinea come il rapporto umano e di amicizia tra il club e il dirigente rimarrà immutato. Queste le parole usate dalla società per dare comunicazione dell’addio al dirigente: “Al termine della stagione sportiva 2022/2023, Udinese Calcio e Pierpaolo Marino non proseguiranno il proprio percorso insieme.
Marino ha rappresentato un valore aggiunto per l’Udinese in tutti gli anni vissuti da manager in bianconero, condividendo con il club un importantissimo ciclo dalla fine degli anni 90 e contribuendo, poi, negli ultimi quattro anni, al consolidamento della squadra che ha sempre confermato, con anticipo, la sua partecipazione alla massima Serie A.
Il rapporto umano e di amicizia tra Pierpaolo Marino e l’Udinese Calcio resterà immutato con la Società che esprime tutta la sua gratitudine al direttore per le grandi professionalità e competenze messe sempre a disposizione della causa bianconera”.
A sorpresa, ma forse nemmeno tanto, è arrivata oggi la notizia dell’addio tra l’Udinese e il Dt Pierpaolo Marino, storico dirigente che terminerà il 30giugno, come da ultimo contratto, la sua seconda avventura nel club friulano. Marino, infatti, era approdato per la prima volta alla corte dei Pozzo nel 1998, dopo le esperienze ad Avellino, sua città natale, Napoli, Roma e Pescara. A Udine, da Direttore Generale, ha vissuto la vittoria della Coppa Intertoto nel 2001 e il ritorno in Europa con Spalletti. Ha lasciato nel 2004, chiamato da De Laurentiis a risollevare il Napoli. La profonda amicizia che lo lega ai Pozzo ha agevolato il suo ritorno nel club il 12 giugno 2019, nella convizione di porre le basi per un progetto di crescita dell’Udinese, che Pozzo continua a sognare di riportare in Europa. Allora rivelò di aver atteso due anni la chiamata dei Pozzo e di essere convinto che Udine fosse quanto di meglio gli poteva capitare. Nella sua seconda avventura in bianconero, Marino ha gestito le difficoltà legate alla pandemia e ha agevolato le promozioni da vice a mister di Gotti prima e Cioffi poi. Un anno fa supportato la scelta di Sottil sulla panchina dell’Udinese: aveva condiviso con lui, all’epoca difensore, la sua prima storia in Friuli. Gli è sempre stato accanto e sicuramente avrà dato il suo benestare alla conferma del mister. Oggi è però arrivato il momento dell’addio, con il club friulano a dire al mondo che “Marino ha rappresentato un valore aggiunto per l’Udinese in tutti gli anni vissuti da manager in bianconero, condividendo con il club un importantissimo ciclo dalla fine degli anni 90 e contribuendo, poi, negli ultimi quattro anni, al consolidamento della squadra che ha sempre confermato, con anticipo, la sua partecipazione alla massima Serie A.
Il rapporto umano e di amicizia tra Pierpaolo Marino e l’Udinese Calcio resterà immutato”
C’è però già il nome del suo successore, quel Federico Balzaretti reduce dall’infelice esperienza al Vicenza che, secondo le voci di qualche giorno fa, doveva essere inizialmente un suo ‘allievo’. A questo punto, sarà semmai il suo erede.
