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Sottil:”Sono convinto che si deve attaccare con tanti uomini e questa squadra lo sta facendo”

Il tecnico dell'Udinese ai microfoni di Sky dopo il successo sull'Inter
Monica Tosolini

Andrea Sottil ai microfoni di Sky Sport dopo il successo sull’Inter. Le sue parole come riprese da TMW: “È una soddisfazione incredibile, il merito va a questo gruppo fantastico di ragazzi che ho la fortuna di allenare. Mi seguono tutti i giorni, ci prepariamo nel quotidiano per affrontare le partite e stiamo facendo veramente bene. Oggi un’altra prestazione encomiabile, direi molto intensa, distanze corte, abbiamo creato tanto e difeso bene, con grande sacrificio da parte di tutti. Bene chi inizia e chi subentra, è un’altra grande vittoria contro un’altra grande squadra, sono soddisfatto soprattutto per i ragazzi”.

Come ha convinto Pereyra a convincerlo a giocare sulla fascia e sacrificarsi così per i compagni?
“Il Tucu è un grande leader, quando avevamo problemi sulla destra ci siamo quasi incontrati a metà strada. Lui era molto predisposto, io poi ho cambiato idea e alla fine sono andato avanti con lui. Ho trovato una porta apertissima, a me piace avere un quinto dinamico, poi lui ha intelligenza calcistica superiore e tecnica immensa, sa venire dentro, lasciare spazio al terzo che arriva. È un giocatore di altissimo livello, abbiamo creato un buon equilibrio con lui e creando una catena intorno a lui, facendogli fare l’attaccante esterno o quasi”.

La sua squadra ha un grande carattere. È suo, dei giocatori o della società?
“Beh, la proprietà la conosco benissimo, ho giocato qui quattro anni e questo è un top club: chi arriva qui deve solo pensare a fare bene il suo lavoro. La squadra è forte e competitiva, io dal primo giorno ho portato le mie idee e il mio modo di affrontare il calcio. A prescindere da chi è l’avversario, questo loro l’hanno recepito. Facciamo la partita a prescindere dall’avversario e questa mentalità sta crescendo di partita in partita, lo dimostra il fatto che, anche in svantaggio, i ragazzi pensano solo a giocare. Sono soddisfatto e penso che possiamo solo crescere, ma i ragazzi li devo ringraziare”. 

Ha la squadra col miglior attacco. Da difensore roccioso è diventato allenatore spumeggiante?
“Proprio perché ho fatto una vita a rincorrere gli attaccanti sono convinto che attaccare, quando bisogna farlo, vada fatto forte e con tanti uomini. Portare giocatori sopra la linea della palla, curando le preventive e le distanza, porta a mettere in difficoltà l’avversario. Questa squadra ha grande motore e intensità pazzesca, in allenamento andiamo forte perché posso permettermelo. Poi abbiamo tecnica, con giocatori di alto livello che sono devastanti quando attaccano gli spazi”.

Stasera pensa a Siracusa, Gubbio, Pagani o a Milan-Napoli?
“Ci penso sempre, io mi ritengo una persona molto equilibrata: chiaramente il mio percorso mi scorre sempre in testa, mi è servito molto. Partire dal basso mi ha portato a crescere come allenatore e ho sempre creduto molto in me stesso. Sono arrivato in un club che mi ha aiutato molto, io ho sempre detto che in Serie A avrei voluto iniziare con l’Udinese. Non faccio retorica, è questo che ho sempre avuto in testa di fare e qui lo posso fare bene”.

Le parole di Sottil a DAZN come riportate da TMW.

“Sono molto orgoglioso, siamo contenti perché questa squadra sta meritando la classifica che ha ed ha meritato la vittoria di oggi. Faccio solo i complimenti ai ragazzi che sono splendidi, stanno mettendo la giusta cattiveria unita ad un buon calcio. Non si vince solo con la rabbia e la determinazione con l’Inter, abbiamo meritato di vincere e l’abbiamo voluta. Sapevamo che poteva giocarcela contro tutti di tutti, avanti così”.

Qual’è la fotografia di giornata?
“Andare a vincere la partita e chiuderla con quelli che entrano, è un gruppo molto competitivo. Chi subentra ha lo stesso atteggiamento dei titolari, la fotografia sono anche le punte che rientrano in marcatura su Brozovic”.

Come ha fatto a trasmettere questo approccio?
“Aver giocato quattro anni qui mi ha aiutato, ho sempre avuto un buon rapporto con dirigenza e tifoseria. Quello che è la mia idea di calcio qui si sposa bene, la scelta su di me è stata fatta in questo senso. Conosco il dogma di questa società, ci sono state anche la conferma di tanti calciatori importanti e questa è una squadra molto competitiva con calciatori di alto livello. E’ una società che prende calciatori forti anche sconosciuti, hanno forza e qualità e qui si vuole spingere forte sempre”.

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