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Scontri dopo Monza-Udinese: sei arresti

Tre tifosi del Monza e tre dell'Udinese sono stati arrestati dalla Polizia
Monica Tosolini

Tre tifosi del Monza e tre dell’Udinese sono stati arrestati dalla Polizia con l’accusa di rissa aggravata, a seguito degli scontri con lanci di cocci di bottiglie, sassi e altro, al termine del match di Serie A Monza-Udinese di venerdì sera. Durante i tafferugli, fuori dall’U-Power Stadium di Monza, è rimasto ferito un poliziotto. Gli arresti sono stati eseguiti dalla Digos di Monza e Udine, tra Monza, Udine, Pordenone e Venezia.

In un comunicato, la polizia spiega l’accaduto: “Venerdì 26 agosto, a deflusso terminato, verso le 21.40, una ventina di ultras friulani, a bordo di 4 minivan, dopo essersi inizialmente allontanati dall’area di pertinenza dell’impianto sportivo, hanno invertito il senso di marcia e raggiunto una trentina di ultras monzesi, fermi nell’area antistante la ‘Cascina Cantalupo’, in viale Sicilia.

I tifosi dell’Udinese sono quindi scesi dai minivan iniziando una rissa, con tafferugli, lancio di pietre, cocci di bottiglie, aste di bandiere e segnaletica stradale mobile presente sul luogo. Lo scontro fisico è terminato grazie all’intervento degli agenti e dei funzionari di polizia in servizio sul posto, che hanno diviso le due opposte fazioni. Durante l’intervento un poliziotto della Questura di Monza ha riportato lesioni ed è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale civile San Gerardo con una prognosi di 10 giorni per contusioni multiple.

Immediatamente dopo i fatti, personale della Digos della Questura di Monza, insieme a personale della Digos della Questura di Udine hanno analizzato il materiale video prodotto dagli operatori del gabinetto provinciale della polizia scientifica della Questura di Monza, identificando 6 tifosi, 3 monzesi e 3 udinesi, coinvolti negli incidenti.

Nella mattinata di domenica, nei confronti dei 6 gli agenti della Digos di Monza e di Udine hanno proceduto all’esecuzione dell’arresto in flagranza differita, per rissa aggravata, tra Monza, Udine, Venezia e Pordenone.

I tre tifosi monzesi sono due 44enni e un 19enne, a vario titolo gravati da precedenti di polizia per resistenza a pubblico ufficiale, rissa, manifestazioni non preavvisate, già sottoposti a Daspo, uno nel 2015 per tre anni, in occasione degli scontri Monza-Como, e uno nel 2019 per un anno, in occasione degli scontri Monza-Ternana, nonché precedenti per uso di sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica di Monza.

I tre tifosi udinesi, rispettivamente un 48enne, un 42enne e un ragazzo 22enne, sono delle province di Pordenone, Venezia ed Udine. Per quatto dei sei arrestati, i tre monzesi e un udinese, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, mentre gli altri due, rimessi in libertà ed indagati a piede libero.

Proseguono gli accertamenti della Digos della Questura di Monza al fine di identificare ulteriori tifosi coinvolti negli incidenti del dopo partita e adottare i conseguenti provvedimenti di Daspo.

Purtroppo, però, gli episodi di violenza quella sera non si sono esauriti fuori dallo stadio. La polizia indaga anche su un altro episodio del dopo-partita: verso le 22.30 all’interno di un ristorante in zona Cederna “una famiglia composta da sette friulani residenti in Svizzera, intenti a cenare con un bambino di 11 anni, sono stati aggrediti con spintoni e dileggiati da un gruppo di una trentina di sostenitori del Monza, fatti intervenire da un altro sostenitore locale che notata la famiglia friulana ne ha segnalato la presenza all’interno del ristorante. Già in corso le identificazioni dei coinvolti nella vicenda nei confronti dei quali scatterà l’adozione delle misure di natura sia amministrativa e penale.”

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