Home » Samardzic: “L’Udinese mi ha detto che posso diventare il nuovo De Paul”

Samardzic: “L’Udinese mi ha detto che posso diventare il nuovo De Paul”

Lazar Samardzic in Germania ha saputo farsi conoscere e apprezzare
Monica Tosolini

Lazar Samardzic in Germania ha saputo farsi conoscere e apprezzare e la scorsa estate ha destato parecchia curiosità la sua scelta di accettare la destinazione Udinese nonostante avesse già gli occhi addosso di grandi club come Barcellona, Juventus e Chelsea. In una intervista a t-online.de ha raccontato il suo passaggio dall’Hertha Berlino al Lipsia e quindi la sua decisione di approdare all’Udinese. Un ruolo importante, in questo, l’ha avuto il modo in cui il club friulano gli si è presentato, paventandogli la possibilità di un percorso ‘alla De Paul’.

Ecco alcune delle sue considerazioni:

“Sono molto felice e grato per ciò che l’Hertha ha fatto per me. Il club ha investito molto su di me. Un giovane non potrebbe sperare di più. Tick ​​Neuendorf in particolare è stato molto importante per me. Con la sua personalità, è esattamente il tipo di allenatore di cui hai bisogno da giovane per crescere serenamente. Quando sono diventato professionista e ho fatto il mio debutto in Bundesliga, ero ovviamente molto orgoglioso e felice. Ma guardavo già al mio prossimo passo: il trasferimento al Lipsia. Julian Nagelsmann mi ha apprezzato molto e mi ha detto: ‘Laki, con noi ti alleni ad altissimo livello e avrai anche tu il tuo spazio’. Mi sembrava perfetto. Per questo ho deciso di accettare l’offerta”.

In realtà, poi, al Lipsia Samardzic ha trovato poco spazio, per la delusione anche dei tifosi dell’Hertha: “Ho capito la delusione dei tifosi dell’Hertha ma ho pensato a me stesso e a quello che pensavo fosse meglio per me. E purtroppo non era quello che volevano loro. Quello a Lipsia è comunque stato un buon anno per me. È stata una grande esperienza. Giusto per vedere com’è lottare per la Champions League e per il titolo in Bundesliga. Lì gli allenamenti sono ad alto livello e anche la forza mentale gioca un ruolo: ho potuto imparare molto”.

Però poi ha scelto l’Udinese: “Ho parlato molto e apertamente con Jesse Marsch. Mi disse che il mio ruolo era già occupato e che forse non avrei avuto molto spazio. Quindi era ovvio che per giocare me ne dovevo andare. In Bundesliga tutti i club sono in competizione con il Lipsia e non volevo diventare avversario di quel club. L’Udinese ha poi contattato i miei agenti e mi ha offerto una buona prospettiva che mi ha convinto”.

L’ambientamento è stato agevolato dalla presenza in squadra “di Tolgay Arslan e un paio di ragazzi dei Balcani con cui posso comunicare. Mi hanno aiutato molto all’inizio. Nuovo paese, nuova lingua, non è stato facile. Ma mi sono ambientato rapidamente e ora vivo anche nel mio appartamento”.

Samardzic ha una grande opinione del campionato italiano: “Per me la Serie A è il miglior campionato d’Europa. Inoltre, l’Italia è diventata campione d’Europa. Questo campionato ha davvero alcune delle migliori squadre che non vedo l’ora di affrontare”.

Rivela quindi le parole degli emissari dell’Udinese che lo hanno convinto ad accettare il Friuli: “L’Udinese ha avuto Rodrigo de Paul, Piotr Zielinski e Roberto Pereyra, giocatori lanciati dall’Udinese. Questo ha giocato un ruolo importante. Il club mi ha detto: ‘Laki, puoi essere il prossimo de Paul’. Questo mi ha motivato ancora di più a lavorare sodo qui. Devo soprattutto  lavorare su me stesso fisicamente, per migliorare un po’. Maggiormente nei duelli difensivi. E ovviamente il mio obiettivo è diventare un titolare. E poi, come probabilmente ogni ragazzo, voglio partecipare a un Campionato Europeo e al Mondiale, giocare la Champions League e preferibilmente anche vincere. Confido in me stesso per farlo”.

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia