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Marino dopo l’infortunio di Pussetto: “Abbiamo abbondanza in attacco, non interverremo sul mercato”

Nel primo giorno di mercato ufficiale, il Dt bianconero Pierpaolo Marino al canale ufficiale ha fatto il punto della situazione in casa bianconera, partendo dal terribile infortunio occorso a Pussetto
Monica Tosolini

Nel primo giorno di mercato ufficiale, il Dt bianconero Pierpaolo Marino al canale ufficiale ha fatto il punto della situazione in casa bianconera, partendo dal terribile infortunio occorso a Pussetto, che domani verrà visto dal professor Mariani a Villa Stuart: si dovrà decidere se si renderà necessario l’intervento chirurgico. Marino ha commentato: “Bruttissima notizia quella di Pussetto, sia dal punto di vista tecnico che umano. E’ il secondo crociato in poco tempo: prima Jajalo poi Pussetto. L’argentino stava dando tantissimo e per l’Udinese è un danno tecnico tremendo che si concretizzerà in futuro”.

Pensate di tornare sul mercato per un attaccante? “Noi abbiamo una rosa adeguata. Nonostante quello che ci sta capitando da inizio stagione, la rosa è adeguata. Abbiamo recuperato anche Forestieri; Deulofeu deve essere recuperato. Se tutti rientrano subito, non c’è bisogno di interventi, c’è abbondanza in attacco”.

Che riflessioni avete fatto dopo la sconfitta di ieri? “Improntate alla rabbia e alla delusione. Nel primo tempo c’era l’impressione che la partita fosse alla nostra portata, soprattutto dopo il gol di De Paul e l’azione con cui è stato confezionato. E’ un gol che fa quasi giurisprudenza. Ci aveva incanalato verso una Juventus quasi imbarazzata di fronte alla compattenza e alla personalità dell’Udinese. Il non gol li ha invece rinfrancati. Ma noi siamo rimasti in partita. Nella ripresa degli errori e delle mancanze, che purtroppo sono ricorrenti in questa Udinese, ci hanno penalizzato. La sensazione è di rabbia per una partita che poteva svilupparsi in maniera diversa.La Juventus del primo tempo era abbordabile, ma ci siamo complicati da soli la partita”.

Pinamonti è una soluzione vera? “Abbiamo un organico importante, per quanto riguarda le punte. E ricordiamoci che finora abbiamo fatto a meno di Lasagna e Okaka. Aspettiamo che Deulofeu ci dia quel contributo che è in grado di dare. Possiamo far fronte al campionato. Comunque vogliamo vedere le gare da qui al 23 gennaio, poi vedremo”.

Gotti è in discussione? “Su Gotti non voglio nemmeno rispondere, perchè farebbe pensare che la domanda è sensata. Non dò credito ad una domanda che non deve nemmeno esistere”.

Marino poi spiega: “Gli errori che facciamo sono frutto anche di una caratteristica genetica di questa squadra, che in alcuni suoi uomini, a turno, esce mentalmente dalla partita. Questo è inammissibile. Lo staff  tecnico deve fare in modo che questo non accada e devo dire che lo staff lavora alacremente su questo. Si fanno rivedere i video, si spiegano, si fanno esercitazioni specifiche sul campo. Dare una spiegazione su qualcosa su cui il lavoro non riesce ad avere peso è difficile. Sugli errori si lavora, c’è applicazione, nulla passa inosservato. Purtroppo accade in partite in cui l’attenzione dovrebbe essere massimale. Non dobbiamo demordere e sperare che il lavoro paghi”.

E continua: “All’Udinese non manca niente, il confort è massimale. Il rendimento deve essere all’altezza del contesto che viene creato attorno ai calciatori. Comunque va detto che il gruppo si allena in maniera esemplare, la squadra vive al Bruseschi dal mattino alla sera, giornate intere, è un ritiro perpetuo. Però in campo non sempre riesce a trovare quella quadratura e a volte dà la sensazione di essere una squadra che non ripaga. Devono dare il massimo con continuità: questo manca. Altrimenti dovranno essere altri i modi in cui dialogare: lo staff e noi abbiamo l’autorità e l’autorevolezza di far rispettare i doveri di chi va in campo. Ma al momento mi sento di dare fiducia a questo gruppo. Sono convinto che loro daranno continuità a quello che fanno in settimana. Altrimenti dovremo trovare forme di pressione diverse e credo che questo, nessuno di loro lo voglia”.

Da cosa dipende questo attaccare e staccare la spina? “Mi auguro si tratti solo di un problema di crescita. Abbiamo tutto il tempo e il modo di rimettere a punto la situazione. La sconfitta che brucia ancora è quella con il Benevento, non è accettabile un simile atteggiamento con una piccola. Spero che riconquistare la continuità di risultati utili positivi sia una sfida per loro”.

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