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De Maio: “Tornare titolare contro il Benevento? Io sono pronto”

Dopo quello che ho passato, ho provato una grande emozione a tornare in campo, già nel primo allenamento.
Monica Tosolini

Rientrato dopo essere rimasto ai box a causa del Covid, Sebastien De Maio ha raccontato al canale ufficiale la sua esperienza nella malattia e la grande voglia di tornare in campo: “Dopo quello che ho passato, ho provato una grande emozione a tornare in campo, già nel primo allenamento. Per fortuna il peggio è alle spalle. Non mi aspettavo di passare una cosa così tremenda. Ho fatto dieci giorni di febbre alta, in ospedale han visto che avevo i sintomi della polmonite. Ho fatto 18 giorni da solo in casa, ma è stato meglio così, ho evitato di infettare mia moglie e le mie figlie. E’ stato duro. Una volta recuperate le forze, la cosa più difficile è stato stare chiuso in casa. Volevo uscire, ma il medico mi ha detto di aspettare. Tutta l’Udinese mi è stata molto vicina. Una organizzazione di grandissimo livello, non mi hanno fatto mancare niente. Nè a me, nè ai miei compagni.

Noi siamo sempre stati attenti, tutti con le maschere. A volte però non sai come lo prendi. Per fortuna, la maggior parte di noi non ha avuto niente. Anche io, come molti, pensavo che forse a me non poteva succedere niente. Invece non è vero che perchè sei sano, sicuramente la passi liscia”.

Come stai adesso? “Io sono a disposizione, il mister lo sa. Ormai sono in campo. Il minutaggio lo deciderà il mister. Devo recuperare gli allenamenti, perchè per tre settimane non ne ho fatti. Ma mi basta poco.

Che squadra hai visto a Cagliari? “Una squadra sicura di sè, che da alcune partite sta dimostrando grande carattere e grande fiducia. Ha fatto un gran primo tempo. Ha dimostrato grande maturità”.

Rispetto all’inizio, la squadra è più sicura. E’ cambiato solo questo? “Penso che nelle prime partite la squadra non ha fatto male, siamo stati condannati da episodi. La squadra era sempre viva. Quella di Sassuolo è stata la prestazione della svolta, abbiamo giocato un calcio perfetto. Da lì abbiamo preso consapevolezza.

Quanto ti ha debilitato la malattia a livello fisico? “La mia preoccupazione era a livello di fiato. Dopo il primo allenamento in palestra è andata sempre meglio. Adesso mi manca solo un po’ di forza. Adesso faccio tutto senza aver problemi”.

Questa  è l’Udinese più forte in cui hai giocato? “Sì, ma perchè ci si conosce bene. La stabilità permette alla squadra di crescere. C’è più scelta, e questo fa bene”.

Quanta forza vi dà l’esplosione di De Paul? “Lui riesce a trascinare tutti, per noi è un giocatore importantissimo”.

Cosa ti dava la forza quando stavi male? “Il pensiero che comunque prima o poi sarebbe passata”.

Il ruolo? “Quando ero più giovane preferivo giocare a destra, spingevo di più. Adesso in mezzo mi piace molto”.

Bonifazi ha un risentimento muscolare, è quantomeno in dubbio per mercoledì. Tu saresti pronto a tornare titolare, se servisse? “Io sì. Se il mister lo vorrà, non ho problemi. E’ la testa che fa tutto”.

Che obiettivo vi date nel nuovo anno? “Il primo obiettivo è sempre la salvezza al più presto. Adesso è anche la parte sinistra, magari un po’ più su. Sarebbe un bel traguardo per tutti”.

Quest’anno quando c’è stato lo switch? “Dal Sassuolo in poi c’è stato quel click mentale che ci ha permesso di fare quelle partite positive”.

Il tuo futuro sarà bianconero? “Sì, ho un altro anno di contratto e spero di meritarmi il prolungamento sul campo. Per adesso penso a mercoledì: mi auguro di poter aiutare la squadra”.

Un messaggio ai tifosi? “Ci mancano, davvero tanto”.

Un messaggio a chi sta lottando? “Un grosso in bocca al lupo, cercate di rimanere positivi. Alla fine torna sempre questa parola..”

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