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Becao: “Ho avuto la possibilità di andare in una grande squadra, ma ho voluto rimanere a Udine”

Ospite del canale ufficiale, Rodrigo Becao  ha ricordato l'emozione del gol all'esordio, la stessa che ha provato ieri Samardzic
Monica Tosolini

Ospite del canale ufficiale, Rodrigo Becao  ha ricordato l’emozione del gol all’esordio, la stessa che ha provato ieri Samardzic: “Fare un gol al Milan è stato unico, ero tanto tanto felice. E ieri lo era anche Samardzic, glielo si leggeva in faccia. Si vede che ha voglia di migliorare, di crescere, e non solo per lui ma anche per noi. Uno che entra in una partita come quella e fa un gol così vuol dire che ha personalità. Speriamo di rivederlo spesso in campo”

Tu, Nuytinck e Samir avete un obiettivo di gol? “Per un difensore non è facile fare gol. Noi pensiamo prima a quello che dobbiamo fare noi, difendere, poi se arriva il gol siamo ancora più felici. Ma non è facile”.

Che clima c’è in spogliatoio? “Quest’anno c’è un atteggiamento diverso, tutti vogliono migliorare, crescere. Poi ci conosciamo da tanto tempo e quindi è più facile”.

Cosa hai imparato in Italia? “In Italia c’è la scuola della difesa, qui si impara. I dettagli fanno la differenza”.

Qui che tipo di esperienza stai vivendo? “Sono qui da due anni, ormai sono friulano. Qui mi trovo bene, a Udine si vive bene, nessuno ti disturba. Penso di aver trovato il posto giusto”.

Quanto è importante la solidità difensiva?”Abbiamo sistemato l’attacco, la difesa è già sistemata. Cerchiamo di fare il nostro, noi difensori. Ci conosciamo molto bene. Samir è brasiliano come me, ci intendiamo bene anche con Bram. E questo è un vantaggio anche per la società”.

La difesa è più concentrata? “Stiamo crescendo, stiamo migliorando. Si lavora per quello. Siamo lì tutti i giorni, cerchiamo di migliorare”.

Il mister ti pressa? “Sì, ma è gestibile. Cerca di farti migliorare. Io e lui abbiamo un buon rapporto ed è fantastico come persona. Con lui io ho solo da guadagnare”.

Questo può essere un anno migliore rispetto agli ultimi? “Quest’anno dobbiamo fare bene, lavoriamo e i risultati arriveranno. La voglia di vincere ce l’abbiamo sempre, non molliamo mai. Questo gruppo, sotto questo aspetto, è ancora più forte”.

I tuoi primi anni da calciatore? “Io amo il calcio, sono cresciuto nel calcio. Andavo a vedere mio papà che giocava come amatore e ho imparato a essere più appassionato e ho capito che quella era la strada giusta per me. Ho iniziato al Bahia, lì sono cresciuto come calciatore e come uomo. In Russia? Durissima. In inverno -20 gradi, la lingua era pure difficile. Ma io se ho un obiettivo, supero tutte le difficoltà per realizzarlo. Il trasferimento a Udine? C’è stato un po’ di caos, ma ho trovato ragazzi fantastici”.

Vorresti diventare una bandiera dell’Udinese? “Il desiderio c’è, ma io ho il desiderio di giocare nelle squadre top. Qui tutto è top, sono felice e so che posso crescere. C’è stata la possibilità di andare in una grande squadra, ma ho deciso di rimanere perchè qui posso diventare un difensore ancora più forte di quello che sono”.

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