Terza sconfitta consecutiva per l’Udinese e squadra in ritiro. Periodo difficile per la squadra bianconera. Mister Massimo Giacomini, su Telefriuli, ha commentato così Udinese-Torino: “Quello che abbiamo visto sabato è uno spettacolo indecoroso da parte di ambedue le squadre. Questo è il livello del calcio italiano e poi paghiamo in Europa. Per vedere un bello spettacolo ci vorrebbe una A a 16 squadre”.
La formazione di sabato, in realtà, prima aveva fatto bene: “Cambia molto se al posto di Pereyra c’è Deulofeu. Metterlo dietro la punta contro il Torino, che non riesce a fare un passaggio dietro l’altro, è incredibile. Mi è sembrato di vedere il secondo tempo del Genoa, il primo della Lazio”.
Colpa dell’allenatore o della squadra? “La colpa è di tutti. Come fai a perdere contro una squadra come il Torino che non vale niente? Mandragora ha giganteggiato in mezzo a giocatori di quel livello. Però avevo previsto che contro il Torino sarebbe stata difficile, infatti si è visto. E poi è sempre la stessa storia: vinci tre partite e poi di nuovo giù. Con il Torino abbiamo giocato con un attaccante solo che non dà profondità alla squadra e poi De Paul deve fare 70 metri per arrivare in porta. E poi non puoi far giocare assieme Arslan e De Paul”.
Deulofeu infortunato. E in attacco non c’è abbondanza: “Ha 5 attaccanti, può ruotarli, così giocano un tempo a testa. Fai un lavoro come fa Gasperini: non gioca mai due volte lo stesso attacco. Se si cambiano, sono freschi. Si gioca anche con il fisico, come fa l’Atalanta. Gasperini non ha mica tutti fuoriclasse: chi sono Gosens, De Roon, Palomino.. Ma giocano a doppia velocità rispetto a noi”.
Deulofeu? “Abbiamo visto un 60% di quanto può dare. Si vedeva che non stava bene fisicamente. Era credibile che potesse dare un certo contributo. Voleva stare in campo, aveva grande orgoglio. Ma evidentemente quel ginocchio deve essere sistemato. Deulofeu non è un goleador. Con la sua rapidità e le sue invenzioni sarebbe stato molto utile. Anche perchè aveva coraggio e inventava cose interessanti. Con lo Spezia ha fatto tutto lui. Ma se è venuto qui, credo non avesse avuto altre richieste: probabilmente non stava benissimo”.
Dov’è la logica di un campionato buono o meno? “Nella scelta dei calciatori, bisogna scegliere quelli migliori per formare un puzzle in cui non ci siano giocatori uguali in mezzo al campo. Devono avere caratteristiche diverse, così come gli attaccanti. Lukaku e Martinez segnano perchè sono stati scelti benissimo. E anche i centrocampisti non devono essere uguali: serve chi imposta il gioco, chi fa la fase difensiva, chi propone..”
Il ritiro? “E’ chiaro che non è la soluzione. Ma De Paul e Okaka la scorsa settimana avevano dato garanzie eccezionali dicendo che avrebbero travolto il Torino”.
Solo le ultime tre, però, la squadra ha fatto male: “No, già con il Genoa c’erano segnali che facevano temere”.
A chi servirà il ritiro? “A Gotti. Io credo che lui sappia sicuramente fare delle formazioni migliori. Che tiri fuori il coraggio”.
In questa situazione, in cui non sembra esserci grande amore tra la società e Gotti, questo può pesare? “Sì, certo che pesa. Ricordo comunque che, anche se lo critichiamo, Gotti si sta riguadagnando una conferma. Oltre alle buone qualità che abbiamo visto, potrebbe andare molto bene se più libero di mente. E poi non costa molto: guardando dal punto di vista della società, anche questo è un punto a suo favore”.