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Sottil: “C’è tanto da fare, dovremo lottare fino alla fine”

Il tecnico bianconero in conferenza stampa dopo il pari con il Frosinone
Monica Tosolini

L’Udinese ha tirato di più in porta, ma non ha centrato la rete. E manca la vittoria, che alla squadra bianconera già serviva. mister Sottil aveva anticipato che la squadra è in rodaggio. A fine gara, commenta: “Approccio l’ho visto buono. Ma dopo due disimpegni sbagliati siamo andati un po’ in panico e questo non deve capitare. Ma l’approccio è stato buono. Io sono sereno, so che questa squadra si deve ancora assemblare, ma abbiamo avuto le nostre occasioni. C’è tanto lavoro da fare, siamo qui apposta. Dobbiamo crescere un pochino sull’incisività davanti. Ma con l’inserimento dei nuovi credo che la rosa diventerà un pochino più competitiva. La sosta? Tanti vanno in nazionale. Kristensen l’ho visto solo adesso in panchina e poi va in Nazionale. Anche il centrale giovane tedesco non l’ho neanche visto. Davis e Payero sono qui, ci metteremo a lavorare. Metteremo a posto chi è già indietro per arrivare a Cagliari più pronti. I cambi? Akè può fare l’appoggio largo, ma ho quattro quinti puri. Abbiamo sbagliato tanti appoggi dove c’era da giocare. Non ho visto grande difficoltà nelle scalate. I quinti sono fondamentali, hanno spinto, dobbiamo lavorare. Qualche difficoltà nel fraseggio centrale. La difesa? Bisogna metterci in testa che quest’anno si combatte fino all’ultima giornata. Altrimenti.. Non è scritto da nessuna parte che l’Udinese deve battere il Frosinone 4-0. Si poteva anche perdere. C’è tanto da fare, si combatte fino all’ultima partita. Gli errori? Ci lavorerò ancora di più. Lucca? L’ho tolto perché era stanco. Walace? E’ fondamentale per noi. Aveva qualche problemino fisico, ma ha stretto i denti, perché aveva degli acciacchi. E’ stato come sempre monumentale, ma per noi è importante. Anche altri hanno sbagliato qualcosa in mezzo. Per trovare la condizione top per trovare la condizione fisica. Se arrivi all’ultimo giorno di mercato, un giocatore è difficile. E sono tanti. Li devi allenare, li devi inserire. Il lavoro diventa difficile, ma siamo qui apposta per affrontarlo. E dobbiamo essere bravi a fare anche questo lavoro molto difficile. Tanti arrivano e non sono abituati a questi carichi di lavoro. E devi vincere. Devi allenare. Ce n’è di lavoro da fare”.

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