Il tecnico bianconero Gabriele Cioffi ha commentato a Dazn il preziosissimo successo in casa della Juventus, partendo dal momento dell’Udinese: “Credo che questo successo sia un premio alla determinazione che i ragazzi hanno avuto nel credere alle mie idee, al mio modo di lavorare. Hanno sofferto, non hanno permesso alla fatica di entrare. Tutti bravi, i sostituti sono entrati bene. Vittorie con le grandi? Nel calcio non c’è casualità, c’è sempre un motivo. Credo che vada all’inserimento di un giocatore come Lautaro Giannetti che ha portato letture, calma. Anche i ragazzi hanno dato tutto. Il lavoro non è mai mancato, non è sempre facile quando non vieni premiato. Le prossime partite? Ci alleneremo come una squadra che ha perso tutte le partite e giocando come una squadra che le ha vinte tutte. Non alleno un gruppo presuntuoso, ma ragazzi di carattere che hanno saputo sempre tenere botta. Sappiamo che l’aspetto fisico è predominante nel gruppo, ma ci vuole anche spirito di sacrificio che si trova quando lavori a secco. Faticano tanto, sono tanto determinati a tirarsi fuori il prima possibile da questa situazione di classifica. Ci vuole grande convinzione nei propri mezzi e in ciò che propongo, per questo dico bravi a tutti. Okoye al posto di Silvestri? Madu è una colonna tanto quanto Marco. Il portiere deve essere considerato un giocatore in termini di mentalità, non mi ha sorpreso. Ho la fortuna di avere tre portieri forti e di poter scegliere”.
In sala stampa, poi: “Lautaro ha portato lettura, esperienza, calma. La Juve ha fatto la Juve, siamo stati bravi noi a soffrire nel primo tempo, quando ci hanno costretto ad abbassarci tanto. I ragazzi non hanno mai dato segni di cedimento. Siamo rientrati nello spogliatoio consapevoli che avevamo in mano il jolly e che potevamo portarla a casa. Anche chi è entrato ha dato tanto, anche in termini di sacrificio”.
A ancora: “Bravi ai ragazzi, abbiamo passato dei momenti difficili mentalmente e non hanno mai mollato. Piano partita eseguito con grande fatica perché loro sono campioni. Chi è entrato ha fatto benissimo. Lautaro Giannetti? E’ un leader silente. Parla poco e picchia tanto. Ci ha portato tanto in spogliatoio a livello di calma e serenità. Sono le cose che ci sono mancate perché siamo una squadra abbastanza giovane non facendo rimpianfere due assenze improtanti come quelle di Pereyra e Deulofeu. Un altro step è stata la convizione e la frustrazione di non accettare quello che dicevano i dati. Poi abbiamo continuato a lavorare, siamo consapevoli di essere vicini all’obiettivo ma non vicinissimi”.