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Squadra ancora a secco

Dopo Torino, altro ko per i bianconeri
Monica Tosolini

Archiviata Torino, simbolico specchio di stagione, ovvero gioco anche piacevole ma caratterizzato da preoccupante sterilità offensiva, i ragazzi di Gotti alla 2ª post Covid, incrociano le armi al Friuli con i più quotati avversari di Bergamo. Sul duo Sartori (d.s.)- Gasperini piuttosto abili nell’allestire una compagine davvero qualitativa, permangono indiscussi meriti in relazione al rendimento profuso nelle ultime stagioni; acquisti low profile dai costi contenuti ma dal rendimento certo, organicamente supportati da una presidenza provinciale ma ambiziosa, almeno tanto quanto poteva esserlo l’Udinese nel decennio passato. Questione di cicli, di corsi e ricorsi storici si dirà, ora però, sembra esser arrivato il turno degli orobici, oramai non più una sorpresa nei vertici alti di graduatoria; non sarà facile per nessuno rallentare la freccia nerazzurra lanciata con speditezza, persino nel solco delle abbaglianti rotte europee!

In casa nostrana, la recente sfortunata perdita di MANDRAGORA, potrebbe far affiorare limiti d’organico in mezzo al campo, problematica che angustia non poco l’ambiente bianconero. WALACE parrebbe il sostituto naturale dell’ex juventino, da capire tuttavia quanti crediti il brasiliano di Salvador Bahia abbia maturato all’interno dello spogliatoio bn dopo un impatto col calcio italiano non propriamente agevole. Con l’ulteriore contingente assenza di DE PAUL sostituito nell’occasione da JAJALO, ecco che l’impiego di STRYGER come interno di centrocampo con TER AVEST utilizzato da esterno, potrebbe rappresentare una soluzione alternativa da non accantonare a priori.

Per contro nessun problema se non d’abbondanza per Gp Gasperini, il quale può annoverare in organico 3 punte capaci di protrarsi già oltre la doppia cifra (infortuni inclusi), nel segno del talento cristallino di Ilicic e degli ex Zapata e Muriel (più volte sbeffeggiati a Udinese mai valorizzati appieno…), oltre ad avvalersi di esterni tra i più efficaci in Europa, capaci di gol e assist a grappoli.

Da vendicare idealmente l’andata, gara che vide i nerazzurri nonostante lo svantaggio iniziale, rifilare ben 7 pappine alla squadra di TUDOR, la cui posizione proprio a seguito di quella sfida iniziò a vacillare ineluttabilmente. La DEA qualcosa concede là dietro, ma uno che la butti dentro serve come il pane.. C’è da pretendere ragionevolmente di più dagli avanti, certo è che a distanza di qualche mese, appare più che mai ingiustificata la prematura rinuncia a Nacho PUSSETTO, uno che sapeva buttarsi sugli spazi dando profondità, generando una rinuncia che non si immagina strettamente necessaria a ripianare inimmaginabili esigenze di bilancio, nella polifunzionale galassia anglo-italica!

L’Udinese in divisa con tanto di patch su spallina, dedicato agli eroi battutisi in prima linea contro il Covid, schiera TEODORCZYK in luogo di OKAKA come punta centrale, con WALACE e JAJALO a sostituire i noti indisponibili.

Parte bene l’Udinese con una gran occasione per FOFANÀ che spara su GOLLINI abile nell’uscita bassa. È tuttavia Duvan Zapata, l’ex tanto contestato in Friuli (battezzato dai più “il rugbista) a mettere il sigillo pochi minuti dopo; EKONG al rientro schierato tra i tre a destra, che non legge a dovere imbeccata del Papu e stop a rientrare del colored colombiano. Nemmeno 10’ dal fischio d’avvio e Dea in vantaggio. La partita, complice la qualità dell’avversario, il palleggio rapido preteso dal Gasp mettono in seria difficoltà il centrocampo bn all’interno del quale ben si disimpegna Seko FOFANÀ – buona la sua prova. I bergamaschi ad ogni modo, qualcosa dietro concedono sempre. Ed è proprio su una di queste imperfezioni che KL15 costruisce il suo 5º centro stagionale. Su una ripartenza fulmina in velocità la difesa ospite e insacca di destro il gol del pari. Grande gioia della punta mantovana con dedica al compagno MANDRAGORA impossibilitato a dare un concreto apporto alla causa. Corsa verso la panca per esibire una maglia per questa stagione ormai riposta!

La frazione termina dimostrando, se ce n’è fosse necessità, la personalità della squadra orobica con un palleggio che seppur giostrato da interpreti non di primo livello, poco ha da invidiare a quello delle più blasonate compagini europee. Chapeau mister…..

La ripresa mette in evidenza la volontà dei bergamaschi di non accontentarsi del pari, risultato che starebbe benissimo ai ragazzi di GOTTI. La mentalità, la corsa, lo spirito instillato nei singoli dal mister di Grugliasco, sembra una vera e propria opera d’arte oltre al fatto che i cambi a disposizione paiono all’altezza della situazione. Entra così uno dei talenti meno compresi in Friuli, bistrattato all’esasperazione ai tempi che furono, ovvero il “ciccione” Luis Muriel, un ex tra i più discussi ed incompresi in relazione al talento di cui pare indubitabilmente dotato. Prima confeziona una punizione dai 20 del tutto imparabile anche per il bravo MUSSO , poi dopo 10’ conclude da fuori con un tiro mortifero dai 25, il 13º assist stagionale del Papu, sancendo di fatto la fine della contesa. A poco è servito infatti il pregevole colpo di testa di Kevin autore di una doppietta, sotto misura a pochi minuti dalla fine, gol vagamente rassicurante per il futuro delle bocche da fuoco bn.

La lezione temuta, è stata impartita. La squadra anche oggi ha mostrato gioco, difetta tuttavia di qualità e lì purtroppo c’è poco da rimediare. Le altre in lotta soffrono anch’esse di risultati, e questo ci tranquillizza sino ad un certo punto. Non si vince addirittura da gennaio, e si segna col contagocce.

Giovedi c’è la Roma smaniosa di rifarsi, poi arrivano scontri diretti col Genoa di Nicola e Samp, intervallati dalla traferta di Ferrara. Dal 5 al 12 di Luglio, ci si gioca tutto. 3 gare da non toppare, speriamo, se si vuole salvare la stagione.

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