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L’Udinese tiene botta per oltre un’ora ai campioni d’Italia

Il debutto in casa del Diavolo campione d’Italia, non può che rappresentare un ostacolo di non agevole portata per il club friulano
Monica Tosolini

Il debutto in casa del Diavolo campione d’Italia, non può che rappresentare un ostacolo di non agevole portata per il club friulano, oltremodo per Mister SOTTIL che lo affronta per giunta da debuttante, davanti ad oltre 70.000 spettatori nella massima serie. Nella passata stagione due 1-1 lasciarono l’amaro in bocca più ai bianconeri che ai rossoneri specie dopo la sfida del Friuli, mentre a Milano fu il gol di UDOGIE, per diversi osservatori viziato da fallo di mano, ad incupire i ragazzi di Pioli in corsa per il tricolore.

Pioli deve rinunciare al centrocampista Tonali, oramai un punto fermo della mediana rossonera. Giroud in non perfette condizioni, ed il neoacquisto De Ketelaere partono dalla panchina; il trio a supporto di Rebic é composto da Messias, Diaz, Leao.

SOTTIL deve rinunciare ad ARSLAN accontentandosi di un BETO a mezzo servizio, appena recuperato da un brutto infortunio. I dubbi della vigilia premiano NUYTINCK che va a portare esperienza nei 3 dietro, fuori dalle convocazioni UDOGIE prossimo alla firma con gli Spurs, e inserimento come 5º a sinistra dell’ex Watford MASINA. Molta attesa per la prestazione dell’ex DEULOFEU. Udinese con la patch celebrativa sulla casacca di gioco in merito alle 50 stagioni vissute nella massima serie nazionale.

L’inizio bn é folgorante. BECÃO che quando sente rossonero sa esaltarsi, già al secondo di gioco porta in avanti i suoi sfruttando un corner perfetto di DEULOFEU. 100.a presenza in A caratterizzata dal 3º gol per il brasiliano contro i rossoneri. SOTTIL non crede e tanta grazia, ma ancor meno crede all’incapacità palese dell’arbitro Marinelli di Tivoli, un maresciallo che forse sarebbe meglio si dedicasse alla carriera militare piuttosto che a quella arbitrale, quando si inventa di sana pianta un rigore su mancato intervento di Calabria sul quale chiudeva senza falli il povero SOPPY. Non si sa peró come ripartire le colpe nell’occasione in quanto la chiamata galeotta dal Var é targata Mazzoleni…

Nella sorpresa generale il Milan all’undicesimo di gioco si ritrovava in pareggio di reti grazie al penalty calciato da Hernandez. Passavano pochi minuti e Rebic che con l’Udinese pare avere un conto aperto, sfrutta al meglio un traversone dello stesso Calabria. NUYTINCK in leggero ritardo non riesce ad intervenire sulla linea di passaggio. Il Milan senza strafare sembra in controllo, tuttavia un contropiede ottimamente orchestrato dai bianconeri intorno alla mezz’ora di gioco consentiva di mettere DEULOFEU nella condizione di smarcare SUCCESS solo davanti al portiere avversario, o di calciare direttamente verso la porta. Un recupero prodigioso di Kalulu evitava al catalano di impattare verso la porta. La partita sembrava avviarsi all’intervallo con un vantaggio minimo dei locali, quando sul recupero Adam MASINA si dimostrava efficacissimo nel capitalizzare di testa un cross di PEREYRA in grado di battere Maignan. Anche per l’italo-marocchino 100.a in A o dita da segnatura.

Si va dunque negli spogliatoi con 2 gol per parte, per di più con la convinzione di esserseli meritati.

Dal rientro dagli spogliatoi trascorrono solo 30” e la frittata sembra fatta. Cross dal lato sinistro di attacco rossonero sul quale si precipitano PEREZ che salta a vuoto con MASINA posizionato subito alle sue spalle. L’argentino saltando fuori tempo finisce con il disorientare MASINA il quale sul rimpallo cagionato, forniva l’assist perfetto per il tap-in di Diaz, apparso un falco nel capitalizzare il rimpallo nell’area piccola del portiere.

L’Udinese dimostra comunque personalità tale da impensierire i padroni di casa. Certo non tutti i meccanismi paiono oliati, ma qualche spunto di rilievo si nota. La squadra di SOTTIL appare in partita almeno sino a metà della ripresa quando una gestione palla scellerata nella propria area del Tucu, pressato dagli attaccanti di Pioli, non favorisce la doppietta di Rebic abile nell’estirata a 3 metri dalla porta difesa da SILVESTRI su assist di Diaz. Il doppio vantaggio dava ai padroni di casa la tranquillità nel gestire il risultato che non cambiava sino alla fine. Nell’Udinese la nota positiva é il rientro di BETO, ancora indietro di condizione, ma almeno presente nel mettere una ventina di minuti sulle gambe. Udinese in chiaroscuro dunque. Uscire da San Siro con dei punti sarebbe stato grandioso, ma evidentemente la squadra non essendo ancora al top, non può reggere match con squadre di prima fascia. La personalità c’é, qualche spunto individuale anche. Manca forse un po’ di brillantezza, l’apporto di giocatori come UDOGIE e soprattutto attenzione difensiva. La Salernitana sabato dirà quanto c’é ancora da sistemare in ottica campionato.

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