CIOFFI avverte la necessità di conoscere meglio il potenziale a disposizione. Per questo motivo la coppa Italia sembra giungere a proposito, Cagliari permettendo. I sardi confermano i soli Jankto e Makoumbou (bravo questo giocatore) tra i titolari rispetto alla rocambolesca vittoria con il Frosinone, i friulani ne cambiano addirittura 11 su 11 rispetto a Monza, lasciando a riposo PEREZ, BIJOL, KABASELE, PEREYRA, SUCCESS mentre SAMARDZIC siede in panchina pronto all’occorrenza; dal primo di gioco FERREIRA, LOVRIC oltre alla coppia LUCCA-THAUVIN.
Nell’osservare gli schieramenti, l’impressione netta é che il passaggio del turno non si ritenga così vitale per il proseguio di stagione per entrambi i club, pur tuttavia perseverare nelle mancate vittorie, genererebbe in casa bn ulteriore sconforto sull’intero ambiente mettendo persino in discussione l’avvenuto avvicendamento tecnico. CIOFFI attende risposte significative da chi ambisce al ruolo di titolare.
L’avvio promette poco di buono. Sono infatti le riserve del Cagliari a fare la partita. 4 occasioni enormi nella prima mezz’ora non fanno altro che capire come ci sia poco da cui pescare se non il portiere OKOYE davvero protagonista di interventi strepitosi. Una delusione su tutti quella di Hassane KAMARA il quale non ha fatto certo rimpiangere l’esclusione di Monza, data la prova ai limiti dell’imbarazzante (se si pensa che il costo del cartellino é stato pari a quanto incassato per Udogie – 19 mln – probabilmente qualcuno ha “lievemente” errato…).
Ciò che preoccupa tuttavia, é verificare come gli avversari si siano dimostrati seppur con i propri limiti, una squadra vera, i friulani altresì – nessuna accusa può essere tuttavia addossata al mister – un’accozzaglia di pedatori senza né arte né parte. Nessuna parata di Radunovic in 47’ é tutto un dire. Spiace doverlo ammettere, ma l’impressione data é quella di imitare il passo del gambero! Il primo tempo si chiudeva con un nulla di fatto grazie soprattutto al portierone nigeriano, vera sorpresa della serata.
Alla ripresa, diversamente da quanto accadeva con SOTTIL, la squadra entrava però con diversa motivazione, andando ad infastidire le geometrie del Cagliari. Dopo pochi minuti era LUCCA a realizzare un gran gol, ma il metro in off-side con cui dava il via all’azione vanificava il potenziale vantaggio. L’ariete di Moncalieri coglieva poi anche la traversa su assist dì THAUVIN. Passavano non più di una manciata di minuti e intorno all’ora di gioco sempre su imbeccata di THAUVIN era GUESSAND con una gran incornata a portare in vantaggio i suoi. L’età media molto bassa oltre alla scarsa personalità dimostrata dai centrocampisti bn, faceva si che gli ospiti prendessero via via coraggio sino ad imporre le proprie geometrie. Sino a 10’ dal termine la squadra pur soffrendo teneva comunque botta, almeno sino alla punizione calciata da una quarantina di metri da Viola, centrocampista rossoblu subentrato in corso di gara.
OKOYE che sino a quel momento era stato superlativo, si faceva cogliere impreparato, intuendo forse una possibile deviazione degli attaccanti sardi sulla parabola innescata dal rossoblu. La palla si infilava beffardamente nel secondo palo e il pari era confezionato. Negli ultimi 15’ era più il Cagliari a cercare la vittoria che i bn che nel mentre avevano tolto anche l’ariete LUCCA in vista di San Siro. I tempi regolamentari finivano sul risultato di 1-1 mandando le contendenti ai supplementari. Gli elementi bn in campo nel corso dei supplementari si apprestavano a giocarsi l’extra-time con un’età media addirittura inferiore alle 21 primavere, che per un verso concede prospettiva, per un altro significa considerare la coppa Italia, come peraltro ogni anno, alla stregua del nulla. I supplementari non fornivano di fatto grosse emozioni se non sul finale quando ad un minuto dai rigori ci pensava Lapadula a completare la rimonta sarda strozzando in gola una gioia che per i tifosi bianconeri é ancora aldilà da venire. Non é stata sufficiente la buona prova di PAFUNDI (nell’occasione capitano) e gran personalità di PEJCIC (16 anni!),ma alla fine il risultato narra di 1-2, con vittoria che non arriva nemmeno su 120 giocati. Speriamo almeno che il sacrificio venga ripagato sabato sera dal santo che di nome fa Siro.
AM