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Contestazione Ultras: per la prima volta, Curva davanti alla Tribuna

Mai i ragazzi della Nord si erano spinti davanti all'ingresso principale: messaggi per società, squadra, proprietà
Monica Tosolini

Sabato da dimenticare per l’Udinese, sia sotto il profilo sportivo che ‘ambientale’. Il feeling con i suoi sostenitori è ormai ai minimi termini. Il vaso è colmo e la pazienza del cuore caldo del tifo è esaurita. Dopo gli striscioni delle ultime settimane, con l’ultimo destinato direttamente al mister, la Curva Nord è passata ai ‘fatti’. Nessuna violenza, sia chiaro. La contestazione post partita è rimasta nei limiti di una manifestazione di civile dissenso, con richiesta finale di un dialogo con la proprietà. Il contesto, che non ha mai visto i tifosi andare oltre ai cori, ha comunque allertato le forze dell’ordine, schierate in forze nei punti critici dell’impianto dei Rizzi.

I FATTI – Accantonata, inizialmente, l’incomprensione con il tecnico Cioffi, i supporter friulani ci hanno messo ugole e cuore per tutto il primo tempo per spronare la squadra. Ma, dopo l’ennesima prestazione imbarazzante, al momento dell’intervallo, ecco i primi cori ‘avversi’: “Devi spendere” rivolto alla società; e “fuori i co…” diretto alla squadra. Ad inizio ripresa, il secondo gol del Toro è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Curva spalle al campo mentre in un’unica voce si sono tirate in ballo le dichiarazioni di Cioffi post Lazio. “Troppa pressione, sentite troppa pressione” il nuovo coro ironico coniato per gli undici in campo. Ad un quarto d’ora dalla fine, è arrivata anche la ‘minaccia’: “uscite a mezzanotte”. I ragazzi della Nord hanno quindi lasciato i loro posti in Curva per continuare a manifestare il proprio dissenso dall’esterno mentre la squadra portava a casa lo 0-2 con il Torino. Il gruppo si è appostato dapprima dietro alla Curva, poi è partito in corteo fino all’ingresso della tribuna centrale, da dove entrano solitamente autorità, ospiti e stampa. Mai, finora, a Udine i contestatori si erano messi in marcia fino a lì. Mezz’ora a intonare cori contro Gino Pozzo, Vagheggi, squadra e giornalisti. Al grido ‘Devi spendere’, stavolta sono comparse le banconote sventolate verso i piani alti della tribuna. Cori ironici “portaci in Europa” prima di ricordare beffardamente l’ex Sottil, e inneggiare l’indimenticato Francesco Guidolin. Infine la richiesta: “Gino Pozzo, mettici la faccia”. Invocazione caduta nel vuoto e seguita da un “se andiamo in serie B, vi facciamo un c… così” urlato durante il ritorno verso l’uscita dal parcheggio auto di calciatori e dipendenti. Lì, si sono affiancati curiosi, o meglio ‘gente che ci tiene all’Udinese’, come ha precisato una signora. E pian piano i supporter si sono poi sparpagliati.
Ben presto, il cordone di steward e forze dell’ordine ha consentito un’uscita agevole dei protagonisti bianconeri, sgattaiolati via senza alcun intoppo. Applausi al pullman del Torino. Qualche urlo isolato verso le auto che uscivano ancora dal parcheggio. Alle 18,30, con il calar del buio, tutto era già finito. Ognuno si è portato delusione e rabbia tra le mura di casa. E lì, dovranno nuovamente essere smaltite.

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