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Cioffi ha rimesso tutti in discussione

Contro il Torino, le sorprese sono iniziate quando sono state diffuse le formazioni ufficiali e sono finite al 97’, con il rigore trasformato da Pussetto che ha suggellato il successo bianconero.
Monica Tosolini

Contro il Torino, le sorprese sono iniziate quando sono state diffuse le formazioni ufficiali e sono finite al 97’, con il rigore trasformato da Pussetto che ha suggellato il successo bianconero.

Protagonista di una serata davvero particolare è stato Gabriele Cioffi, non fosse altro che per il coraggio dimostrato nelle scelte degli undici da schierare dal primo minuto. Il mister ha lasciato in panchina ben due titolarissimi, allungando così a tre il numero di big rimasti a guardare.

Se infatti per Deulofeu l’assenza era prevista in quanto dovuta a squalifica, nessuno si sarebbe aspettato di veder relegati in panchina capitan Nuytinck e Walace. Il difensore olandese e il centrocampista brasiliano erano stati fin qui tra i giocatori più utilizzati dalle due gestioni Gotti-Cioffi. Per Nuytinck 21 presenze per 1.646 minuti in campo: era stato sacrificato solo in nome della difesa a quattro. Walace, 1.706 minuti sempre in 21 presenze, aveva saltato finora solo la gara con l’Empoli, per squalifica. Il brasiliano è diventato il regista della squadra, ruolo per il quale non è mai stato messo in discussione prima in questa stagione. Domenica, invece, Cioffi gli ha preferito Jajalo, rimasto dopo il mercato proprio per coprire il ruolo di suo vice.

In difesa Cioffi ha fatto esordire l’ex Arsenal Pablo Marì, elemento esperto, fisico e che non ama correre rischi: qualsiasi pallone, anche fuori dall’area, viene spazzato via, spesso in fallo laterale. Accanto a lui la certezza Becao e l’altra sorpresa Zeegelaar, decisamente più utile nella retroguardia che in mezzo al campo. Davanti l’unica novità che non ha meravigliato nessuno: Success per Deulofeu, il giocatore di maggior qualità a cui si è rinunciato finora solo per infortunio o squalifica. Success è stato fermato principalmente con le cattive, sorvegliato a vista: per i granata una vera spina nel fianco.

Chiede spazio e ha dimostrato di meritarlo e con un Cioffi così coraggioso, potrebbe davvero trovarlo, magari costringendo l’allenatore anche a nuove riflessioni tattiche.

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