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Verona, Maroccu:”Cioffi é un predestinato. Arriverà ad alto livello”

Il club scaligero ha presentato il proprio nuovo direttore sportivo
Monica Tosolini

L’Hellas Verona ha presentato il proprio nuovo direttore sportivo Francesco Marroccu nella sala conferenze presso la sede del club. Il nuovo dirigente ha parlato anche di Gabriele Cioffi e del mercato. Queste le sue parole in merito come riportate da TMW.

La sintonia tra D’Amico e Juric qui è stata un’arma vincente. Cioffi è un altro giovane emergente, ritiene che il Verona abbia fatto la scelta migliore?
“L’Udinese è una delle migliori società in Italia. Il fatto che il Verona abbia convinto Cioffi a lasciarla rispecchia la credibilità che si è costruito in questi anni. Cioffi è un predestinato, ha le stimmate dell’allenatore che arriverà ad alto livello. Parlare di sintonia allenatore-direttore è riduttivo: quando una società funziona nella parte tecnica è perché funziona dalla testa. Il Verona in questi anni è diventata una grande famiglia, allenatore e direttore hanno goduto di questa sintonia. Ho percepito questo venendo un po’ dall’inferno”.

Ci dice qualcosa sullo staff di Cioffi? Bocchetti riparte dalla Primavera, e Margiotta?
“Ho avuto il piacere di conoscere Margiotta e devo dire di aver trovato una persona competente e calata nella parte di uomo del club. Bocchetti mi ha fatto una grande impressione quando ha guidato la squadra a Cagliari, l’empatia che aveva con i calciatori mi fa pensare a un predestinato, sono contento inizi la sua carriera da allenatore della Primavera. Cioffi sarà accompagnato da Pinzi, Bovenzi e altre due figure che stiamo definendo”.

Behrami può diventare uomo del suo staff?
“Sono un uomo solo e mi muovo da solo, mi piace valorizzare le persone che trovo. L’Hellas è rappresentato da un gruppo di ragazzi e professionisti scelti con il lanternino per educazione, competenza e professionalità. Mi sembrerebbe inopportuno arrivare subito con un gruppo di professionisti con i quali ho lavorato”.

C’è qualche giocatore del Brescia che porterebbe qui?
“Negli ultimi anni il Verona ha fatto un calcio peculiare, e le richieste di Cioffi sono molto precise. Il calcio che si faceva a Brescia non è ‘trasferibile’ qui”.

A Verona si è fatto un calcio divertente, e questo ha contribuito ad accrescere l’entusiasmo. È questo lo spirito che proverà a trasmettere a Cioffi?
“Sì, è esattamente così. Cercheremo di sfruttare l’onda lunga lasciata dai nostri predecessori, provando a dare il nostro contributo. Cioffi dovrà dare la sua impronta: nel momento in cui è stato scelto, abbiamo riconosciuto un’identità rispetto al lavoro fatto precedentemente”.

Ci saranno grandi cambiamenti rispetto alla precedente gestione?
“I miei predecessori hanno dato un’identità all’Hellas, che è risultato un avversario fastidioso per tutti in campionato. Vogliamo mantenere quell’identità, di un calcio propositivo e aggressivo, chiaramente nel rispetto di chi arriverà. Non tanto nella figura del direttore sportivo, quanto nelle caratteristiche di mister Cioffi. Sarà il suo calcio, non quello di Tudor o Juric. Due o tre giocatori sono arrivati all’apice, dovremo capire quali opportunità cogliere per raggiungere l’obiettivo finanziario, i nostri giocatori non sono né in vendita né in svendita a prescindere. Andremo avanti di giorno in giorno per capire quale strada intraprendere”.

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