Interpellato da TMW sulla situazione attuale del calcio italiano, in particolare della serie A, l’ex Dg del Catania Pietro Lo Monaco ha anticipato quella che secondo lui sarà la decisione del Consiglio Federale che si riunirà per una assemblea straordinaria domani alle 14: “L’obbligo di prendere tutte le precauzioni del caso mi sembra doveroso. Faremo il Consiglio Federale in conference call e si deciderà credo di spostare il campionato come richiesto a gran voce da tante componenti. Parteciperò in Conference call. L’orientamento generale è di spostare i campionati. Sarà un consiglio critico, con tante situazioni da sviscerare. Credo che i campionati – continua Lo Monaco – riprenderanno il 5 aprile”.
La Lazio vorrebbe proseguire i campionati… “Non aggiungo niente e non esagero dicendo che è un’ipotesi che mi sento di avallare perché continuare sarebbe una parvenza di continuità di una normalità. Anche se giocare a porte chiuse è un controsenso. Si stanno usando tanti di quegli accorgimenti che disputare una partita a porte chiuse diventa problematico. Ma è problematico anche far allenare le squadre, perché c’è un contatto fisico. Diventa difficile pensare che si possa svolgere l’attività del gioco del calcio in una condizione”.
Stasera il Cosenza sfiderà il Chievo. Per raggiungere Verona la squadra di Braglia è partita da Lamezia in direzione Bergamo. E domani tornerà partendo da Treviso. Riviere e compagni passeranno dalle zone rosse… “Se si dovesse rispettare la normativa i calciatori del Cosenza da domani sarebbero in quarantena. Purtroppo l’epidemia ha degli esiti non ancora definiti che sta portando tanti problemi alle persone. Ma la salute viene prima di ogni cosa. Tutto ciò sta portando problemi alle aziende e a tutta l’economia. Non oso immaginare cosa potrebbe accadere se l’epidemia si spostasse al Sud”.
Potrebbe slittare anche la data di inizio degli Europei? “È un problema che sarà oggetto di discussione. Perché investe le competizioni internazionali e il calcio internazionale. Di concerto con la Fifa bisogna studiare un’ipotesi di spostamento degli europei, ma è un’idea che non voglio mettere in preventivo. Però se il virus continua…”.