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Gazzetta dello sport: Fuga internazionale, la A con la valigia

La nuova sosta per le nazionali priverà le squadre di club di diversi giocatori.
Monica Tosolini

La nuova sosta per le nazionali priverà le squadre di club di diversi giocatori. Un problema affrontato oggi dalla Gazzetta dello sport che ha snocciolato anche alcuni numeri: “Nel nostro campionato 181 convocati, per 17 il rientro sarà all’ultimo minuto. Oggi i 20 allenatori delle squadre di Serie A si ritroveranno nei propri centri d’allenamento con i pochi “superstiti”: i non convocati, tra cui qualche infortunato di lusso”.

Nel dettaglio: “La Juve consegna alle varie nazionali ben 15 elementi, di cui cinque andranno dall’altra parte del mondo: Danilo, Alex Sandro, Bentancur, Cuadrado e McKennie. Al solito problema dei lunghi viaggi per il Sudamerica, l’Asia o l’Africa, si è aggiunta anche la questione tempistica, che riguarda soprattutto le qualificazioni mondiali della Conmebol. Dopo il rinvio causa Covid di mesi fa, la federazione sudamericana ha deciso di recuperare le gare nelle finestre già programmate di settembre e ottobre, aggiungendo una partita a entrambe e complicando i piani di rientro in Europa dei calciatori delle varie selezioni. Per dire, i 17 giocatori della nostra Serie A impegnati in Argentina-Perù e Brasile-Uruguay (entrambe le gare nella notte italiana tra giovedì 14 e venerdì 15 ottobre) faranno ritorno in Italia solo nella serata di venerdì, senza ulteriori inconvenienti o ritardi. Sabato 16 sono in programma Spezia-Salernitana, Lazio-Inter e Milan-Verona. Il più penalizzato, in questo senso, è di sicuro Simone Inzaghi, che avrà solo all’ultimo momento Vecino, Correa e Lautaro…

Anche senza gli infortunati Dybala e Morata, la Juventus resta la regina delle nazionali. In questa tornata, però, si è andati vicini al sorpasso. Sino a ieri, l’Atalanta perdeva addirittura 16 calciatori. Certo, nel conteggio c’era pure il giovane Scalvini che si aggrega all’Italia Under 19, ma fa parte comunque della prima squadra di Gasperini. Poi Toloi e Pessina (fattosi male nel posticipo contro il Milan) hanno dato forfait, obbligando il c.t. Mancini a sostituirli nella lista dei convocati azzurri e la Dea è scesa a quattordici. Non solo le grandi, però. Anche il Bologna di Mihajlovic manderà quattordici calciatori in giro per il mondo, quanti Napoli e Inter, oltre all’Atalanta. Milan, Roma e Torino poco meno, dodici. L’Udinese, invece, appena due: sarà dunque Gotti l’allenatore più felice d’Italia? Di sicuro lo invidia Spalletti, che poco tempo fa definì le nazionali «devastanti per i club». Dal punto di vista fisico e mentale, restando solo all’attualità, il tecnico del Napoli avrà le sue ragioni, condivise, più o meno pubblicamente, da molti colleghi e non solo del nostro campionato. Ma non bisogna dimenticare un fattore: le nazionali, soprattutto con i grandi eventi, contribuiscono a far crescere le valutazioni dei calciatori e di conseguenza proprio dei club….”

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