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Meitè sprona i suoi: “Crediamoci fino in fondo”

Il centrocampista della Cremonese Soualiho Meïté nella conferenza stampa di cui è stato protagonista ieri, ha spronato i compagni a lottare compatti per una salvezza in cui bisogna credere
Monica Tosolini

Il centrocampista della Cremonese Soualiho Meïté nella conferenza stampa di cui è stato protagonista ieri, ha spronato i compagni a lottare compatti per una salvezza in cui bisogna credere:

Soualiho, come giudichi a livello personale questa stagione in grigiorosso? E secondo te cosa si è sbloccato a livello di squadra in queste ultime giornate? “Personalmente qui alla Cremonese sto bene, c’è un bel gruppo e un buon allenatore. A tutti i compagni dico di crederci, per alcuni è la prima esperienza in Serie A. Io mi sento bene, e con i compagni lavoro forte, cercando di migliorare sempre. Posso dire, nel complesso, di essere contento”.

Domenica è in programma una sfida delicata con l’Udinese, come vi state preparando? “Stiamo lavorando forte, chiaro; loro sono una squadra fisica e tecnica, non sarà una partita facile per noi quindi è necessario ascoltare il mister e seguire le sue istruzioni poi vedremo quello che accadrà. La squadra ha bisogno di prendere sempre più fiducia, dobbiamo essere più bravi nella gestione della palla. A fine partita contro l’Empoli ero contento per la vittoria ma non lo ero se analizzo come abbiamo giocato nel complesso. Dobbiamo fare sempre meglio, contro l’Udinese se concediamo lo stesso diventa difficile. Dobbiamo essere più squadra e più forti”.

Nella stagione hai ricoperto diversi ruoli del centrocampo. Il mister dice che non sei un regista, ma il meglio lo stai dando proprio davanti alla difesa… “È vero che in tutta la mia carriera ho giocato più davanti, da mezzala o nel centrocampo a due, ma il Mister ha bisogno di me davanti alla difesa e io do tutto me stesso per aiutare la squadra”.

Che gruppo hai trovato a Cremona? “Sono stato sorpreso perchè ho trovato un bel gruppo, uno spogliatoio molto unito, tutti scherzano con tutti e lavorano sul campo senza risparmiarsi: quando hai un bel gruppo lo devi far vedere in campo. Il calcio va così, può andare bene o può andare male, ma qui c’è un bel gruppo e stiamo bene insieme”.

Un tuo limite, se vogliamo cercarlo, è il rapporto con il gol… “Tutti mi dicono che calcio bene e che dovrei tirare di più. Io preferisco dare l’assist che fare il gol, è vero che ogni tanto tirare non fa male, quindi…”.

Come ti trovi in una città piccola come Cremona e qual è il giocatore più forte con cui hai giocato… “Nella mia carriera ho iniziato all’Auxerre, una città più piccola di Cremona, poi ho giocato a Milano, Parigi, Lisbona, ma io qui a Cremona sto bene. Il calciatore più forte con cui ho giocato in carriera? Per la carriera che ha fatto Ibra, per il potenziale Mbappè e Leao”.

Quanto credete ancora nella salvezza? “Ci crediamo certo, ci sono delle belle partite da giocare, scontri diretti contro lo Spezia, il Verona: ce la giocheremo fino in fondo. Abbiamo visto che possiamo fare delle belle partite, abbiamo battuto la Roma in casa, tutto può succedere. Noi ci crediamo, sappiamo che non ci saranno partite facili ma stiamo lavorando forte per fare qualcosa di positivo. Tutto è possibile”.

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