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Italiano:”Poco incisivi negli ultimi metri. Questo é il nostro problema”

Il tecnico della Fiorentina analizza la sconfitta di Udine
Monica Tosolini

Vincenzo Italiano, allenatore della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta di Udine. Queste le sue parole come riportate da TMW. 

L’analisi del match: “Penso che questa partita non sia figlia di nulla se non dei primi venti minuti dove siamo stati troppo timidi e non abbiamo fatto quanto preparato. Dopo abbiamo preso la partita in mano, Silvestri ha fatto due parate decisive, nella ripresa ci abbiamo provato in tutti i modi ma quando vai sotto con l’Udinese diventa dura perché quando si abbassano sotto la linea della palla è dura trovare spazi. Non ci sono stati problemi legati ai cambi, a parte i primi quindici minuti abbiamo proposto e tutti i cambi erano stati forzati”.

Sulla formazione rimaneggiata rispetto all’ultima giornata.

“Si parla sempre dei cambi della Fiorentina ma i cambi che ho fatto erano obbligati. Ho cambiato Cabral perchè aveva dato tutto e ho messo Jovic. Se qualcuno non è al top sta fuori, si vince e si perde tutti assieme. Siamo alla sesta partita ufficiale dell’anno ed è la prima sconfitta”.

Quattro partite senza gol.

“Quello è un problema, finiamo la gara con l’80% del possesso palla e creando, ma senza segnare. Dobbiamo essere più incisivi negli ultimi metri, sono quattre partite che non incidiamo e quella cosa mi preoccupa, non abbiamo ancora la giusta lucidità. Poi per come l’Udinese dà l’anima quando si difende si complica tutto. Quando sono andato in vantaggio qua ho sempre invece vinto. Siamo all’inizio di un percorso, gli impegni sono tanti, analizzeremo quanto fatto di male”.

Manca abitudine a giocare ogni tre giorni?

“Questo è un altro problemino che è giusto tirare fuori. Dobbiamo abituarci a giocare ogni tre giorni, stiamo perdendo giocatori per piccoli infortuni che li mettono fuori qualche giorno. C’è la mancanza di abitudine a un certo numero di partite in pochi giorni, poi si può leggere le gare in modo diverso, oggi abbiamo dovuto dare tutto e vedrete che domani saremo stanchi. Con il Napoli abbiamo dato tutto e abbiamo perso qualche elemento. Dobbiamo abituarci il prima possibile a questi impegni ravvicinati. Se riusciremo a togliere certi difetti possiamo fare bene”.

Il fallo da rigore e la fase offensiva.

“Lì davanti qualche pallone importante è stato messo, nell’uno contro uno ci abbiamo provato con Kouamè, con Sottil. Sul fallo penso che se avesse fischiato nessuno avrebbe potuto protestare più di tanto, l’arbitro però l’ha valutata così, ne ho parlato con lui serenamente”.

L’alternanza dei portieri.

“C’è chi ha già lavorato con me lo scorso anno e ha già certi principi in testa. Nell’alternanza programmata durante l’anno oggi toccava a Pietro. Abbiamo anche la Conference dove coinvolgere tutti è un bene. Terracciano ha fatto bene come in Olanda, Gollini è un portiere affidabile che si muove in modo diverso e non ha lavorato più di tanto con noi ancora. Ma sicuramente i due portieri sono l’ultimo dei problemi”.

Similitudini con la trasferta di Empoli?

“Anche lì avevamo preso in mano la partita, lo svolgimento della gara è stato simile. Però anche là non abbiamo segnato, bisogna incidere di più in quei metri. Sarei stato preoccupatissimo non avessimo creato per quattro gare, però anche non capitalizzare non va bene, prendo volentieri qualche gol in più per capitalizzare anche di più”.

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