Quella contro l’Udinese è una partita da ultima spiaggia per Massimiliano Alvini. L’allenatore della Cremonese è stato confermato ieri dalla società, che ci ha riflettuto su una notte e una mattinata. Ma è una fiducia a tempo, come scrive la Gazzetta dello sport: “l’ex tecnico del Perugia, debuttante in Serie A, si gioca molto (se non tutto) domenica allo Zini contro l’Udinese. Nel caso in cui andasse male anche con i friulani, la situazione precipiterebbe e in quel caso il nome caldo è quello di Aurelio Andreazzoli, che era già stato tra i papabili questa estate per prendere il posto di Pecchia. Ma non sono escluse altre opzioni”.
Al momento, in casa grigiorossa, la situazione è questa: “Musi lunghi ieri nell’ambiente grigiorosso. Del resto, al netto di alcune belle prestazioni, i risultati parlano chiaro. Mai nella sua storia la Cremonese non aveva vinto neanche una partita nelle prime 11 di Serie A. E vedere la squadra per la prima volta fischiata dalla curva alla fine della partita contro la Sampdoria non ha fatto piacere a nessuno. Però c’è ancora un filo di speranza in Alvini che paga anche un mercato fatto di tante scommesse che, salvo rare eccezioni (Ascacibar, Okereke e Lochoshvili sono stati tra i più brillanti), fino a questo momento non ha permesso alla squadra di fare il salto di qualità. Dessers, sulla carta, era un profilo interessante per una squadra che deve salvarsi (in carriera ha sempre segnato e nell’ultima Conference League era stato addirittura il capocannoniere) ma a conti fatti è stato tra i più deludenti. E l’errore dell’altra sera dal dischetto è l’emblema dell’impatto avuto con il calcio italiano”.
In questo contesto, la società per ora ha ribadito la fiducia al suo allenatore: ma per il suo futuro la gara contro l’Udinese sarà determinante.
