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Domizzi: “Udinese, niente allarmismi. Una sconfitta non rovina un trend eccezionale”

Primo inatteso stop dell'Udinese al 'Friuli': un ko, quello contro il Torino, che deve giustamente fare riflettere.
Monica Tosolini

Primo inatteso stop dell’Udinese al ‘Friuli’: un ko, quello contro il Torino, che deve giustamente fare riflettere. Non è però il caso di generare allarmismi, secondo Maurizio Domizzi. L’ex difensore bianconero, sempre attento alle vicende della squadra friulana, a Telefriuli ha commentato con grande serenità e fiducia l’ultima settimana della squadra di Sottil:

“Bisogna mantenere un po’ di lucidità e pensare e capire che una battutta d’arresto può benissimo capitare, bisogna andare avanti con le tante, tante certezze acquisite. Finora l’Udinese fatto qualcosa di importante”.

Manca tanto Becao? “Becao è uno di quei quattro o cinque giocatori più importanti dell’Udinese per qualità tecniche, fisiche e carisma. Ma non si possono fare drammi dopo una sconfitta e soprattutto dopo un trend così positivo. Una settimana prima l’Udinese era andata all’Olimpico a fermare la Lazio, che per diverse partite è stato un rullo compressore. E soprattutto,  non bisogna mai dimenticarsi una cosa: Quali erano le aspettative di inizio campionato? Non si può dare per scontato che una partenza così, deve per forza far mantenere quel trend e quel tipo di numeri: mi sembra infattibile. E’ stato bello, ma non si possono adesso subito avere dubbi dopo una sconfitta”.

Il calendario adesso mette di fronte Cremonese, Spezia, Lecce: può esserci la pressione del risultato contro squadre alla portata? “Non credo sentano pressioni, sono sicuro che raccoglieranno punti nelle prossime tre partite”.

Il sogno Europa è sempre attuale? “Certo. L’Udinese può giocarsi le sue carte per l’Europa, ma, come sempre succede in quel tipo di realtà, deve comunque sperare anche nel fallimento di qualcun altro sopra che ha un potenziale diverso. Davanti ci sono certamente Napoli, Inter, Milan, Juve, Roma e Lazio, sei squadre. Arrivare settimi non può essere considerato un fallimento”.

Chi può sbagliare qualcosa? “Forse la più discontinua è la Roma, nelle prestazioni. Anche la Juve, ma ha una mentalità e un potenziale diverso. Inter, Napoli e Milan hanno innegabilmente qualcosa in più rispetto alle altre”.

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