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Marino: “L’Udinese farà sempre il suo campionato tranquillo”

A Premariacco con la sua Spal mister Pasquale Marino ha battuto l'Udinese.
Monica Tosolini

A Premariacco con la sua Spal mister Pasquale Marino ha battuto l’Udinese. In quella occasione ha raccontato a Telefriuli le sue impressioni sulla squadra bianconera, ha risposto alle voci su Scuffet e si è trincerato dietro ad uno strategico ‘non ricordo’ alla domanda sugli ultimi contatti con l’Udinese.

“L’Udinese è una squadra molto fisica, quindi i suoi giocatori proprio per questa struttura che hanno, stentano un po’ all’inizio; però è una squadra forte, che ha forza fisica dietro e qualità davanti con giocatori come De Paul, se rimane. Spero per l’Udinese che rimanga – aggiunge sorridendo – e giocatori come Okaka, come Lasagna, come Nestorovski che in A hanno dimostrato di essere forti. Credo che l’Udinese farà sempre il suo campionato tranquillo, spero medio-alto. E’ ben organizzata, hanno movimenti predeterminati importanti”.

Alla Spal da Udine dopo Meret, che lì è stato valorizzato, potrebbe arrivare Scuffet. Sarebbe contento? “In questo momento noi abbiamo il nostro portiere Berisha, quindi se Berisha non trova collocazione in A, visto che è un ottimo portiere, non possiamo fare niente. Scuffet quest’anno ha fatto un ottimo campionato, è un portiere di valore”.

Sente la responsabilità delle aspettative di risalita immediata che ci sono a Ferrara? “A Ferrara il presidente vuole che facciamo bene. Bisogna anche valutare il campionato, le squadre come si rafforzano. E’ presto per dire quello che dobbiamo fare. Noi dobbiamo pensare a giocare partita per partita, non pensare a lungo termine, ma guardare sul breve termine. Le responsabilità ci sono perchè sappiamo che siamo su una grossa piazza, che c’è la delusione di una retrocessione e che c’è voglia da parte di tutti di riscattare la retrocessione”.

Che calcio è quello che stiamo vedendo in tempi di Covid? Quanto è reale? “Spero che il prima possibile si normalizzi tutto perchè giocare senza pubblico o con un numero limitato di tifosi non è la stessa cosa. Noi come Spal sappiamo bene quanto sia importante il pubblico anche per come è costruito lo stadio che è molto compatto e nelle partite in casa può essere un valore aggiunto”.

Domanda scomoda: quando e quanto è stato vicino al ritorno all’Udinese? “Non mi ricordo. Si vede che è stato lontano, se non mi ricordo”.

Vuol salutare i tifosi? “Sicuramente sì. Io li devo sempre ringraziare, perchè in tre anni che sono stato qui non mi hanno mai contestato, mi hanno sempre aiutato nelle difficoltà che abbiamo avuto. Ma ci siamo sempre tolti delle belle soddisfazioni e soprattutto abbiamo valorizzato tantissimi giocatori che negli anni hanno fatto un’ottima carriera”.

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