Il centrocampista triestino Tommaso Pobega era nel mirino di diversi club di società, tra i quali l’Udinese, ma rimarrà al Milan. Lo afferma Tuttosport che scrive: “Errare è umano, ma proprio per non perseverare il Milan si è messo a riflettere con grande attenzione sul futuro di Tommaso Pobega , centrocampista di 22 anni cresciuto nelle giovanili del Milan che attualmente si sta allenando a Milanello dopo tre stagioni trascorse in prestito. Un primo anno alla Ternana, chiuso con 32 presenze e tre gol in serie C, una seconda stagione con il Pordenone, in serie B, con 31 presenze e cinque gol, e infine l’annata sicuramente più positiva, nello Spezia che è riuscito a salvarsi contro tutti i pronostici, la sua prima in serie A, chiusa con l’ottimo bottino di 20 gare e ben sei gol. Niente male per un centrocampista, in generale, ma diventa uno score fantastico se si pensa che questo ragazzino era all’esordio nel massimo campionato e che il mister Italiano non l’ha mai considerato un titolare a tutti gli effetti, come si può notare dal numero delle presenze in campo. Ha avuto sì qualche problema muscolare, ma il più delle volte è rimasto fuori per scelta tecnica.
Come si può vedere dalle sue statistiche, la sua è stata una crescita continua e lineare. Ha fatto la classica gavetta, si è fatto le sue esperienze nei campionati minore e infine si è affacciato con determinazione nel calcio che conta. Eppure, al termine del prestito con lo Spezia, Pobega è rientrato sì alla base, ma tutti lo consideravano solo di passaggio, in attesa che si facesse vivo qualche nuovo club per un altro prestito, peggio, per una cessione anche definitiva,visto che è difficile, dopo tanti prestiti,insistere ancora con questa formula. O si crede nel giocatore, o è lo stesso giocatore che a quel punto chiede la cessione definitiva: ormai sappiamo tutti come funziona nei club, che hanno più interesse a valorizzare i giocatori di proprietà rispetto a quelli che a fine stagione tornano alla casa madre.
Bussa l’Atalanta – Difficile capire se sono state più le prestazioni in allenamento o se invece il Milan abbia cominciato a capire che era meglio approfondire le riflessioni quando alla sua portasi è presentata l’Atalanta: ovvero una società che quando decide di puntare sui giovani, lo fa sempre a ragion veduta. Fatto sta che il sicuro partente Pobega, inizialmente inserito nel gruppo di Andrea Conti , Caldara e Castillejo , ovvero coloro che erano più sopportati che voluti nel Milan, oggi è un quasi sicuro restante. Evidentemente gli errori del passato, quando con troppa fretta si sono ceduti talenti come Cristante e Locatelli , oggi campioni d’Europa, oppure lo stesso Pessina , proprio con l’Atalanta di mezzo, hanno fatto capire che perseverare sarebbe stato diabolico. E pur trattandosi del Milan, la squadra del Diavolo per eccellenza, meglio non infilarsi in una nuova cessione della quale magari pentirsi a breve”.
