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Si accende una luce al Picco, Samardzic si prende la scena

Si gioca al Picco di La Spezia la 3ª di campionato.
Monica Tosolini

Si gioca al Picco di La Spezia la 3ª di campionato. Dopo l’ok avuto dalle autorità federali, via libera alla sfida sul campo che l’anno scorso marcò il passo decisivo verso la salvezza bianconera. I liguri, complice l’inibizione ad operare sul mercato per le prossime 2 stagioni, hanno imbastito un mercato molto interessante innestando elementi giovani dalle prospettive incoraggianti.

In merito a Nzola, giocatore forse di maggior talento tanto che anche l’Udinese pare aver sondato nel corso del recente mercato, va detto che solo qualche mese addietro il giocatore Franco-angolano aveva palesato il desiderio di cambiare aria, ma alla fine è rimasto sul golfo seppur tra qualche incomprensione da dirimere. L’ex genoano Thiago Motta, ora alla guida degli spezzini, ha ricevuto dunque un robusto innesto di giocatori interessanti in fase di mercato, pur dovendo rinunciare per fine prestito agli italiani Pobega e Piccoli (attaccante rientrato a Bergamo), rivelatisi elementi fondamentali per l’ultima salvezza.

Tra nuovi arrivi e riscatti “obbligatori”, sono almeno 20 le novità nell’organico 21-22, tra cui spiccano per valore economico, la giovane punta francese Antiste prelevato in sinergia con il Sassuolo, e la permanenza del centrocampista colombiano Agudelo, fortemente pretesa dal tecnico che lo aveva alle dipendenze in rossoblù. 11 addirittura le punte a disposizione di Motta tra cui il 20.enne slovacco Strelec (non convocato per la gara), seguito con attenzione anche da Marino, punte molte giovani a disposizione di un tecnico cui non rimarrà che da scegliere di volta in volta gli elementi più pronti alla contesa. Stupiscono in parte i soli 20 elementi convocati per una gara molto importante.

Gotti alle prese con l’affaticamento muscolare di UDOGIE patito in Under 21 che obbligherà il ragazzo ad un paio di settimane di stop oltre al rientro “transoceanico” di MOLINA, opta per un classico 352 con il laterale argentino titolare nella vittoria con la Bolivia al proprio posto, e STRYGER schierato sul versante opposto. Gerard DEULOFEU autore di una maiuscola prestazione nello scorso febbraio proprio al Picco, parte nello schieramento iniziale, con conseguente arretramento del Tucu sulla mediana e relativo sacrificio di MAKENGO. Indisponibile SUCCESS, tra i 23 convocati figura il giovane IANESI. La sfida per il peso specifico che riveste e per il timing contestuale, potrebbe fornire utili indicazioni sull’incipit stagionale.

Parte la sfida con i friulani che sembrano poter contenere senza affanni le proiezioni offensive dei locali. Imperniati in difesa su di un NUYTINCK ritornato sui livelli abituali, sono proprio i bianconeri a dimostrarsi più insidiosi nelle ripartenze con DEULOFEU e PUSSETTO abili nelle soluzioni tecniche. Non passa un quarto d’ora che PUSSETTO sembra capitalizzare al meglio un retropassaggio nefasto verso il portiere di casa. Guida prima assegna il penalty, poi con l’ausilio del Var ammonisce Nacho reo di simulazione. La gara procede con soluzioni tecniche mai troppo pericolose, o comunque dove l’abilità dei portieri prevale su quelle degli attacchi avversari come al 40º quando Zoet si oppone ad un bel fendente del n.23 bn; da segnalare l’utilizzo del cooling break per una temperatura prossima ai 30º C . Il primo tempo termina dunque senza particolari sussulti.

Alla ripresa lo Spezia sente l’esigenza di cancellare i 6 gol subiti a Roma alla 2ª giornata, premendo più insistentemente di quanto prodotto nel corso della prima frazione. L’ingresso di Verde ha il merito di mettere in difficoltà il centrocampo friulano (non particolarmente in palla) oltre alla difesa mal protetta, grazie ad accelerazioni improvvise e tagli di campo da destra a sinistra e viceversa. A circa un quarto d’ora dal termine MAKENGO entrato 15’ prima per uno spento WALACE, grazie ad un ottimo assist di BETO sfiora il vantaggio. A 10’ dal 90º Gotti sostituisce un buon DEULOFEU con il giovane talento SAMARDZIC lasciando il solo BETO entrato all’ora di gioco, là davanti. A poche manciate di minuti dal termine ARSLAN complice un dribbling fallito sulla 3/4 avversaria, innesca un contropiede pericolosissimo che i padroni di casa non riescono a sfruttare con profitto. Ma la scelta del mister bianconero di inserire il tedesco per innervare la squadra di energie fresche, viene premiata a 2’ dal 90°, quando il berlinese ricevuta palla da MAKENGO, si libera al limite dell’area con una finta su di un paio di difendenti, il tempo di alzare il capo ed inquadrare la porta per battere inesorabilmente l’ex PSV, apparso fino ad allora pressoché impeccabile, in particolare modo su una conclusione a giro a metà frazione circa di DEULOFEU, deviata sulla sinistra in grande stile. I pochi minuti al termine non concedevano alcunchè ai volitivi ma sterili padroni di casa.

Grande soddisfazione dunque nell’ambiente, per la crescita costante di un talento che nell’immaginario dei tifosi dovrebbe sostituire gradualmente il partente Diez… Qualcuno si frega le mani pensando che se il buongiorno si vede dal mattino… Bene comunque anche BETO, abile nel tenere palla e disimpegnarsi con mestiere fino a divenire assist man nell’occasione monumentale fallita da MAKENGO.

L’UDINESE esce dunque vincitrice in una gara affatto semplice, che imponeva pazienza almeno sino all’errore dell’avversario, mai impeccabile nelle varie fasi di gioco. Il centrocampo bn non ha vissuto una delle giornate migliori, non sempre è riuscito a proporre ciò che il tecnico chiedeva, ma l’applicazione tattica è parsa comunque sufficiente ad inertizzare le velleità dei padroni di casa, la cui unica colpa è parsa quella di aver inserito Verde a gara in corso anzichè dall’avvio. Spezia da rivedere con l’intero organico a disposizione. Udinese paziente e sorniona, molto abile a capitalizzare le poche occasioni prodotte.

Ottimi i 7 punti in classifica (3 gare), in previsione di gare ostiche quali Napoli, Roma, Fiorentina da giocarsi in appena 6 giorni. Un avvio di tale entità non si verificava da anni immemori, situazione che comunque sarà bene puntualizzare, non esalti più del dovuto. Entusiasmo sì, sentirsi superiori no, perché c’è ancora molto da fare. L’impressione comunque è che le recenti scelte di mercato autorizzino a ragionevoli ottimismi. La gioventù innestata, SOPPY incluso, sembra dotata di rango medio alto, atta quantomeno a rinfocolare energia e motivazioni al gruppo. Tutti i nuovi sembrano essersi calati con grande armonia ed efficacia all’interno di uno scenario tattico già mentalmente interiorizzato.

Lasciare fuori gente del valore di MAKENGO, BETO, UDOGIE, SOPPY, PEREZ, e soprattutto lo SAMARDZIC che ci sta deliziando, sembra persino un insulto all’abbondanza, e questo sinceramente marca un segnale oltremodo incoraggiante. Una settimana ancora, e molti dubbi saranno dissipati. Buon divertimento mister!

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