Home » L’Udinese sbatte contro un Torino concreto salvato dal proprio portiere

L’Udinese sbatte contro un Torino concreto salvato dal proprio portiere

Posticipo serale per l’Udinese in Piemonte, avversario il Toro di Ivan Jurić.
Monica Tosolini

Posticipo serale per l’Udinese in Piemonte, avversario il Toro di Ivan Jurić. Un avvio del torneo opposto per le due compagini non ha impedito di presentarsi al confronto diretto in perfetta parità di punti, 14 a testa. Torino comunque capace di recuperare uomini e credibilità nel corso delle giornate, grazie alla “garra” trasmessa dal tecnico di Spalato.

I granata sono alle prese con recuperi problematici, quello dell’ex Mandragora in primis, oltre a molti nazionali al rientro dai rispettivi paesi.

L’UDINESE ha lavorato con profitto al Bruseschi, recuperando seppur non pienamente, i vari PUSSETTO, SAMIR, ARSLAN. L’attesa sull’impiego degli uomini paventata alla vigilia attraverso i pensieri espressi da Mr. Gotti, viene soddisfatta a circa 45’ minuti dal via con le formazioni ufficiali: dietro i soliti noti, in avanti il duo PUSSETTO/G.DEULOFEU sulla tre quarti a supportare BETO in un inedito 3421. Formazione piuttosto spregiudicata quella presentata in avvio, con UDOGIE e MOLINA sugli esterni e PEREYRA in mediana ad affiancare WALACE. Il toro schiera in avanti la bestia nera per i friulani, Andrea Belotti, 7 gol all’Udinese in carriera.

L’Udinese parte con personalita e sufficiente spavalderia, ma é il croato Brekalo a beffare SILVESTRI con un tiro dai 25 metri di piattone interno, sul quale l’ex veronese perde un appoggio fondamentale per la respinta. La reazione é buona, per una mezz’ora la squadra fa girar bene palla, ma insufficiente a concretizzare in gol due buone occasioni, una delle quali sul tiro di PUSSETTO vanificata da un gran intervento di Milinkovic Savic.

Alla ripresa ancora una volta l’approccio del rientro diviene nefasto ai fini del risultato finale. Prima MOLINA – non é il primo errore in difesa – commette una leggerezza con un retropassaggio sciagurato, poi un batti e ribatti in area con rinvii approssimativi a ripetizione, finisce col gol di Bremer, fuor di dubbio il migliore in campo. 2-0 e gara in salita. Solo sul quarto d’ora, grazie a cambi efficaci e cuore, la squadra si sveglia giocando in velocità tra le linee, dimostrando che mettendoci la grinta necessaria le occasioni possono arrivare in modo sistemico.

È Nando FORESTIERI a riaprire la contesa a una decina di minuti dal termine con una punizione alla Messi. Sul finale solo un gran Milinkovic su conclusione ravvicinata di SAMARDZIC, evita ai friulani un pareggio forse in parte anche meritato. Con tanti giocatori di qualità dentro, manca qualcosa relativamente all’equilibrio tra i reparti, ma le occasioni, sempre che i giocatori ci mettano grinta e tempi di gioco, si creano con apprezzabile frequenza. Il Torino in fondo ha vinto, non tanto per la qualità intrinseca dei propri elementi, forse per gli episodi, ma anche perché é tornato Toro, mettendo in campo tanta cattiveria agonistica, pagata in parte solo nel finale quando le energie riversate sono venute meno.

Alla squadra di Gotti manca a nostro avviso la capacità di rimanere concentrata per gli interi 95’. Sperare di raddrizzare le gare sul finale come é accaduto sin troppe volte, non sempre paga. Dal 46º al 60º l’UDINESE é la peggior squadra di A, quasi come i ragazzi non avvertissero i dettami ricevuti in spogliatoio e staccassero mentalmente la spina. Manca evidentemente un giocatore dalla personalità di De Paul capace di caricarsi sulle spalle la squadra, anche se su SAMARDZIC sembra arrivato il momento di investire con maggior concretezza e coraggio.

Si é persa l’ennesima occasione di distanziare la zona rossa di classifica. Ancora una volta la gara in addivenire con il Genoa di Zangrillo, diventa una sfida da non fallire, pena farsi risucchiare nelle retrovie.

La qualità non manca, il carattere a volte si.

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia