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Che bella questa Udinese!

Bene... nelle ultime tre partite abbiamo imbrigliati il primo ed il secondo attacco della Seria A (94 gol in 40 partite).
Monica Tosolini

Bene… nelle ultime tre partite abbiamo imbrigliati il primo ed il secondo attacco della Seria A (94 gol in 40 partite). Abbiamo subito un gol solo e solamente per un errore pacchiano dell’arbitro (contro l’Atalanta) ed abbiamo vendicato la sconfitta dell’andata contro lo Spezia.

Come l’anno scorso, è successo che senza punte non puoi basare il tuo gioco sulla fase offensiva. Bisogna fare di necessità virtù. Gotti vorrebbe un gioco più offensivo e quest’anno il centrocampo di alta qualità lo permetterebbe, ma se poi il tuo terminale sbaglia occasioni a ripetizione succede che subisci gol ed è la fine.

Ergo, come successe dopo il lockdown, il baricentro si è abbassato, ma senza puntare solo e soltanto sui contropiedi. L’Udinese sa anche giostrare palla: altrimenti non avremmo avuto tre occasioni da rigore (solo uno avuto a favore) nelle ultime tre partite. Abbiamo segnato due gol e preso l’ennesimo palo.

Perché? Perché gioca chi ha voglia, con voglia, per la squadra! Finalmente abbiamo lasciato da parte quella bruttissima abitudine di dare la fascia da capitano a chi aveva più partite giocate. E’ soltanto il simbolo della mancanza di carattere all’interno dello spogliatoio, della mancanza di una gerarchia che in ogni gruppo deve esserci e deve improntarsi al carattere e alla bravura. Finalmente abbiamo ceduto giocatori che qua non volevano più stare. Non li rimpiangerò. Sono sempre stato un sostenitore dell’importanza di avere uno zoccolo duro di italiani nello spogliatoio, ma ci sono regole che vengono prima.

Primo, chi viene a Udine per crescere, deve migliorarsi tatticamente e tecnicamente: lo hanno fatto Pizarro, Iaquinta campione del mondo e Sanchez, lo ha fatto Totò Di Natale. Perché non dovevano farlo Lasagna e Mandragora?

Secondo, quando un giocatore si valorizza, bisogna venderlo. A meno che non sia lui a voler diventare una bandiera. Ma quando Lasagna e Okaka avevano indovinato le stagioni giuste, andavano sostituiti con altri attaccanti di buone speranze. Attendendo e non vendendo, abbiamo lasciato sul mercato Caputo, Donnarumma, Torregrossa, Simy, Nzola, più altri che tuttora sono in serie B ma che renderebbero sicuro più di tanti stranieri persi di qua e di là e che non lasciano mai il segno. Non mi va di parlare del mercato in entrata. Questa estate dissi solo che mancava una prima punta d’area.

Rompe aver avuto ragione… ora abbiamo preso Llorente e Braff. Due punte servivano e due punte sono arrivate. Vedremo come si comporteranno in campo. Solo allora si potrà giudicare buono o no l’operato della società.

Domenica ho visto un’Udinese impaurita per i primi venticinque minuti, ma poi la squadra è cresciuta, è diventata a tratti sfolgorante. Peccato per la “monata” fatta da De Paul. Non mi sento di criticarlo però, ne prende talmente tanti che a volte le proteste sono dovute. E’ caduto nello stesso tranello di Milano, quando contro l’Inter lo picchiarono da tutte le parti e alla fine venne espulso per la “sceneggiata napoletana” di Candreva.

Ho visto anche Llorente entrare ed ho pensato a una cosa. Un messaggio a Llorente. A Udine abbiamo avuto due campioni sul viale del tramonto: uno si chiamava Corradi e fu determinante, con l’esempio, l’abnegazione, la voglia di dare tutto fino alla fine, nell’anno del magnifico duo Sanchez Totò del ritorno di Guidolin; l’altro era Maxi Lopez, scostante, finito e deleterio. Ecco, sta tutto a lui. Se si comporterà come Maxi Lopez, Dio ce ne scampi , ma se invece emulerà Corradi tutti qua lo apprezzeranno e troverà in Friuli una seconda casa, una patria che lo accoglierà come uno dei suoi figli.

Ora sotto a lavorare, tutti! Mi pare, da voci di corridoio, e spero di non sbagliarmi quando le noto confermate in campo, che ora ci sia una squadra più unita, più “UNO” e meno individualista. Non andremo ​ in Europa pur avendo una rosa adatta, fino alla tre quarti. Colpa di mancanze di mercato e di troppi infortuni. Ma penso che nel girone di ritorno potremo prenderci delle belle soddisfazioni.

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