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Hodgson:”La squadra ha etica del lavoro e molta qualità ma non conosco ancora bene i giocatori”

Roy Hodgson ha dato le sue prime impressioni dopo la prima settimana di allenamenti
Massimo Giuri

Roy Hodgson ha diretto la prima settimana di allenamenti da nuovo tecnico del Watford dopo l’esonero di Claudio Ranieri. L’ex allenatore del Crystal Palace, intervistato da Inside the Hive, ha dato le sue prime impressioni sui giocatori e la rosa a disposizione:”Io e il mio staff non abbiamo ancora messo i giocatori alla prova, perché le prime sessioni sono un po’ più generiche di quanto penso debbano essere se vogliamo trasmettere le idee che abbiamo su come vorremmo vedere la squadra giocare con la palla e come vorremmo vedere la squadra giocare senza palla, quindi per ora non posso giudicare, ma se dovessi solo dire:” Sono impressionato dal loro entusiasmo e dall’etica del lavoro finora? Sì, lo sono. C’è talento nella rosa di giocatori? Si C’è”. Hodgson continua:”Sto solo dicendo cose che già tutti sanno e inoltre ho avuto la possibilità negli ultimi sei mesi, da fuori, senza alcun particolare interesse, di vedere manager dopo manager che dicevano le stesse cose sull’importanza del ritmo di lavoro, l’importanza di lavorare sodo, l’importanza di credere nella maglia, ecc, ecc. Sono davvero abbastanza preparato al momento per lasciarmi tutto questo alle spalle. Quindi voglio solo vedere qual’è il nocciolo della questione quando andiamo sul campo di allenamento con i giocatori, e qual’ è il nocciolo della questione quando realmente indossano la maglia e vanno sul campo di gioco. Perché sembra che tutti dicano le stesse cose. Diventa un mantra, ma in molte occasioni è un mantra privo di significato”. “Io e Ray (Lewington, ndr.) abbiamo fiducia in noi stessi. Crediamo di avere qualcosa da offrire in termini di coaching, cioè su quello che faremo con i giocatori a nostra disposizione, intendo la nostra capacità di organizzare una squadra e di gestire i giocatori. Noi ci crediamo. Ma ovviamente, non ho idea di come andrà a finire con questo particolare gruppo di giocatori perché non li conosco ancora abbastanza. Dobbiamo scoprirlo e fare del nostro meglio per fare comprendere ai giocatori le nostre idee. Penso che abbiamo buone idee che i giocatori capiranno e potremo così portare la squadra ad un cambiamento”.

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