Attesissimo faccia a faccia questa sera tra la dirigenza del Watford e i tifosi, al termine di una annata difficile e conclusa con la delusione finale della mancata promozione in Premier. In un confronto durato due ore, Gino Pozzo e Scott Duxbury, le due figure più importanti del club, si sono rivolti ai fan gialloneri fornendo il quadro della situazione dal loro punto di vista. A parlare per primo è stato il proprietario italiano degli Hornets:”Questa è la seconda volta che parlo con i tifosi, la prima é stata un’intervista. Penso che adesso sia il momento giusto per avere un altro incontro. Dall’inizio della nostra avventura qui abbiamo cercato di mantenere un profilo basso, non svelando i nostri obiettivi, la promozione, il rinnovamento dello stadio. Crediamo di dovere lasciare parlare i fatti. Siamo focalizzati sui risultati, dobbiamo costruire basi solide, anche dopo una stagione difficile. Certamente dobbiamo continuare a crescere facendo meglio. Tutti voi avete potuto vedere i miglioramenti apportati nei vari aspetti del club. Il rinnovamento dello stadio era necessario. Abbiamo vinto il premio come migliore terreno di gioco in Premier League e il migliore settore Hospitality. Questi aspetti sono fondamentali per fare crescere ciò che questo club può offrire. Adesso i servizi che lo stadio offre sono di alta qualità. Quando sono arrivato nel calcio inglese mi hanno detto che il club non ce l’avrebbe fatta a raggiungere la Premer e se anche l’avesse raggiunta non sarebbe sopravvissuto. Abbiamo dimostrato il contrario. Club come il Leicester, che ha vinto la Premier, questa stagione é retrocesso. Questo ci fa capire l’ambiente che si vive in Premier. Non vogliamo guardarci indietro. Stiamo assemblando una rosa rinnovata, un gruppo che ci permetterà un nuovo inizio. I giocatori che sono qui da molto tempo, non ci possono dare più ciò che ci serve. Noi dobbiamo vedere le prossime sfide con ottimismo”.
Gino Pozzo continua parlando degli allenatori:”Con Edwards le cose non hanno funzionato. Un allenatore può fare bene in un club e non in un altro. Da noi non ha funzionato. Sicuramente il nuovo allenatore Ismael Valerien ha esperienza in quello che cerchiamo, la disciplina nello spogliatoio. Pensiamo di avere fatto la scelta giusta. Vogliamo un allenatore che porti la squadra a recuperare palla, non attendista. Vogliamo intensità di gioco alta e per questo serve un certo tipo di giocatori e un certo tipo di allenatore. Quello che si vede in campo é dato da quello che si vede negli allenamenti. Quando vediamo che i risultati sul campo tendono a riflettere ciò che si vede in settimana e nel corso del tempo non si vedono cambiamenti negli allenamenti, non ci si possono attendere cambiamenti in campo. Quando abbiamo scelto di cambiare Ivic con Xisco (Munoz, ndr.) lo abbiamo fatto perché i giocatori non si trovavano più con il tecnico e ci serviva un profilo nuovo che desse alla squadra fiducia per affrontare la Premier. Poi abbiamo scelto un profilo di grande esperienza come Ranieri, ma abbiamo perso qualcosa in altre aree. Dopo Ranieri c’è stato Hodgson che aveva fatto molto bene al Crystal Palace, ma ci siamo accorti che non era il profilo di allenatore che ci poteva dare ciò che ci necessitava. Se vedo che gli errori in partita non sono corretti in allenamento non posso sedermi e aspettare. Siamo stati promossi con Jokanovic ma non lo abbiamo confermato scegliendo Flores. L’abbiamo vista come una soluzione che ci avrebbe migliorati. Ovviamente anche noi commettiamo errori, ma preferisco espormi per cercare di fare il meglio per il club. Per esempio con Gracia abbiamo visto che le nostre idee non si allineavano alle sue scelte se pensiamo che Deulofeu e Sarr non erano visti dal tecnico come giocatori fondamentali. Non venivano fatti giocare. Sicuramente le scelte degli allenatori non sono state sempre positive, ma non mi guardo indietro. Penso che in un allenatore cerchiamo stile, approccio e filosofia. Ci serve stabilità anche se cambiando allenatori abbiamo ottenuto lo stesso ottimi risultati. Penso che il nostro staff possa garantire all’allenatore degli ottimi giocatori, meglio di quelli che lui ci può suggerire. Monitoriamo giocatori in tutto il mondo e quando individuiamo dei profili che ci possono interessare, andiamo dall’allenatore per sentire il suo parere. I giocatori che andremo a prendere sono tutti giocatori che ci soddisfano dal punto di vista dell’approccio e dello stile”.
Si passa ad un bilancio dei risultati del club:”I risultati raggiunti negli ultimi dieci anni sono i migliori dall’era Elton John. Ci aspettiamo tutti di più. C’era urgenza di ritornare in Premier quando siamo arrivati al club. Sappiamo benissimo che i cambi di allenatore non piacciono, ci serve un tecnico che incarni pienamente la nostra filosofia. I risultati più importanti che abbiamo raggiunto li abbiamo raggiunti con allenatori di lungo termine. Per fare questo, però, si deve trovare il giusto tecnico, che possa lavorare e sviluppare il programma per un certo periodo di tempo. Quanti club della nostra statura hanno mantenuto allenatori a lungo? Serve trovare il giusto tecnico”.
Duxbury interviene per spiegare la scelta di Ismael come nuovo tecnico degli Hornets:”Abbiamo chiesto a Ismael cosa non abbia funzionato nella sua passata esperienza al West Bromwich e lui ci ha risposto che non ha avuto supporto societario, oltre al fatto che il proprietario era in Cina. Qui da noi le cose sono differenti perché possiamo assicurare all’allenatore il pieno supporto societario, visto che siamo tutti qui. L’allenatore ha già identificato il tipo di giocatori che servono”.
Parlando di mercato c’è una domanda su Kamara all’Udinese. Perché venderlo? Gino Pozzo risponde:”Il Tottenham ha comprato un giocatore dell’Udinese lasciandolo in prestito, questo é il calcio. Se possiamo avvantaggiarci da una soluzione interna perché non dovremmo farlo? E’ stata una buona soluzione”.
Pozzo nuovamente sul Watford:”Stiamo cercando di ridare personalità al gruppo rinnovandolo. Pensiamo che i giocatori arrivati e quelli che arriveranno possano ridarci quella personalità che abbiamo perso, anche perchè certi giocatori avevano concluso il proprio ciclo da noi. Dal punto di vista finanziario il club é ben amministrato. Siamo in una posizione fantastica per guardare avanti. Le risorse finanziarie ci sono, anche se dei giocatori vanno ceduti”.
Il proprietario del Watford ammette poi un clamoroso errore di valutazione sul mercato: “Ci siamo persi Osimhen. Il Charleroi ce lo aveva offerto, ma noi non abbiamo accettato”.