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Zaccheroni: “A 16 anni si può giocare in A: ricordate Appiah”

Monica Tosolini

Sta meglio, adesso, mister Alberto Zaccheroni dopo tre mesi e mezzo passati in ospedale in seguito alla caduta in casa dello scorso febbraio. L’ex tecnico bianconero ha rassicurato tutti i tifosi friulani che gli dimostrano sempre grande affetto. Lo ha fatto dagli schermi di Telefriuli, nel corso dell’intervento via Skype ieri sera a ‘Bianconero XXL‘: “Sto meglio. Non ho completato ancora tutta l’opera. Dopo tre mesi e mezzo di ospedale, c’è ancora qualcosa da fare, a casa. Sono a casa, ho perso soprattutto forze. Quindi mi devo impegnare a camminare. Ho iniziato a fare un po’ di palestra e un po’ di parco del paese, mi devo dare da fare. Prima allenavo i giocatori, adesso devo allenare me stesso. In tanti mi hanno scritto in questo tempo: quando mi sono svegliato, dopo oltre un mese, leggerli mi ha migliorato l’umore”.

Zac rivela di aver anche ripreso a seguire il calcio: “Ho ricominciato con le coppe internazionali. L’Udinese la seguo, la seguo sempre. Non seguo con l’intenzione di allenare, avevo già detto che non allenerò più. Ultimamente ho collaborato con la Fifa ho analizzato il Mondiale per loro, in Qatar. Questo non mi dispiace, ma allenare no, basta. Sto cercando di riprendermi”.

A proposito di Udinese e di mercato, che già impazza, non vuole dare suggerimenti ai Pozzo ma ammette che lui alla proprietà chiederebbe in particolare un tipo di giocatore, un attaccante: “A me la squadra piace. E’ una rosa con buoni giocatori. A me raramente i presidenti hanno chiesto cosa volevo, anzi, mai, a dire la verità. Però la mia richiesta è sempre di attaccanti. Quando hai attaccanti che fanno gol, poi con la tattica riesci a gestirla, con il lavoro. Ma se non hai giocatori che sanno fare gol, diventa difficile. Io chiederei sempre un attaccante. Noi a Udine ne abbiamo avuti di bravi, anche dopo che sono andato via io. L’Udinese ha sempre fatto ottimi campionati”.

L’ultima scoperta dell’Udinese è Simone Pafundi, al centro di polemiche per il suo impiego all’Udinese. Da qui la considerazione sulla gestione dei giovani: “Appiah ha giocato a 16 anni quando era qui, ed era titolare Se uno è bravo è bravo. A 16 anni si può giocare in serie A”.

Zac prende la parola in chiusura di collegamento per rivolgersi ai tifosi friulani: “Ci tengo a ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto e mi hanno sostenuto in questo periodo delicato. Un abbraccio a tutti”.

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