L’Udinese per un saluto di prestigio ai propri incomparabili tifosi con la certezza del 12º posto in graduatoria, la vecchia “signora” per salvare quel che resta di una stagione assai tribolata e dai molti nodi da dipanare, sul possibile affaccio verso un Europa un po’ meno inebriante del solito.
SOTTIL si aggrappa ai due ragazzi della primavera per la difesa, ABANKWAH e GUESSAND chiamati ad agire ai fianchi di PEREZ, a seguito della defezione di molti tra i titolari canonici, mentre in avanti il tecnico piemontese affianca l’oggetto misterioso sino ad ora, THAUVIN, al recuperato BETO. Il centrocampo é il medesimo con il Tucu a destra e UDOGIE all’ultima al Friuli sul lato opposto.
Allegri per contro decide di estromettere per la sfida diversi senatori in predicato di lasciare il club in prospettiva ‘23-24, preludio di una rivoluzione in itinere.
La partita non offre grossi spunti se non una gestione della palla prevalentemente nei piedi degli ospiti oltre ad una traversa di Bonucci intorno alla mezz’ora da una parte, e le galoppate di BETO supportato da un THAUVIN più brillante del solito dall’altra.
La frazione si chiudeva dunque con un nulla di fatto.
Alla ripresa non passa che qualche minuto che WALACE si accascia al suolo per un colpo subito nella prima parte di gara. ARSLAN il sostituto non possiede le caratteristiche da incontrista come il brasiliano il cui peso dell’assenza si avverte proprio quando esce dal campo. Non a caso la Juve prende il possesso di gioco chiudendo nella metà campo gli avversari. In prossimità di metà frazione, come quasi sempre accade, il tracrollo si materializza su scivolata di ARSLAN che facilita la conclusione vincente di Chiesa dentro l’area di rigore. Il risultato sembrava incanalare una gara dove persino ABANKWAH era costretto ad uscire a causa di crampi agevolando l’esordio dell’altro giovanissimo COCETTA. Invece, con qualche cambio azzeccato, che innestava energia fresca, SOTTIL accarezzava l’idea di impattare una gara seppur con gli uomini contati. La voglia di SEMEDO, BUTA e NESTOROVSKI per provare il tutto per tutto accendeva gli animi, ma alla fine non serviva ad evitare la quarta sconfitta consecutiva. Non si poteva però onestamente chiedere oltre ai ragazzi che hanno dato tutto quel che avevano.
Si conclude dunque una stagione che era partita nel migliore dei modi – 19 punti dopo 8 gare – addirittura di più di quanti ottenuti nel globale girone di ritorno (17)! Dunque quale possa essere la forza di questo gruppo é tutta da capire. Certamente l’indisponibilità dì DEULOFEU le cui presenze si limitano in questa stagione a 16, ha inciso molto nella valutazione finale, ma anche la presenza a singhiozzo di BECÃO il cui rinnovo non ci sarà ha minato le fondamenta di una difesa che aveva necessità di avere i 3 titolari sempre pronti visto l’infortunio iniziale di MASINA. Bene invece il centrocampo con ben 3 centrocampisti capaci di raggiungere 5 gol e 5 assist a testa. L’attacco anch’esso penalizzato da infortuni a più riprese, non ha potuto produrre quanto il potenziale giustificava.
46 punti in fondo (+15 sulla salvezza) non sembrano un bottino esaltante, ampiamente giustificato tuttavia, da una serie di indisponibilità il cui peso alla fine ha inciso eccome. Gotti-Cioffi chiusero a 47.
Da dove ripartire dunque… Come noto il mercato comanda in casa bianconera e l’offerta orienterà la rosa 2023/2024.
Il portiere salvo offerte superiori ad una decina di milioni sarà ancora SILVESTRI, autore di una stagione da 8 e garanzia assoluta per il futuro. La difesa perderà certamente BECÃO ma si avvarrà ancora si 2 pilastri destinati a migliorare ancora. BIJOL sarà il centrale tra i 3 dietro, mentre PEREZ salvo esborso dall’Atletico Madrid di 10 milioni (diritto di riscatto), sostituirà il brasiliano vice-capitano sul braccetto di destra. Per il braccetto di sinistra oltre al recupero del camerunense EBOSSE su cui il mister confida molto, verrà probabilmente acquistato un difensore forte fisicamente (Timo BAUGMARTL) che si giocherà il posto con MASINA e ABANKWAH, apparentemente più pronto di GUESSAND e COCETTA. ZEEGELAAR dovrebbe concludere il proprio rapporto con la società.
In mezzo ci sarà da resistere alle molte offerte che pioveranno per WALACE, LOVRIC e soprattutto SAMARDZIC mentre il Tucu PEREYRA rimarrà solo con un progetto coinvolgente…Il brasiliano sembra l’unico difficilmente sostituibile nel presunto scacchiere di SORRIL, mentre ARSLAN verrà lasciato partire per fine rapporto. Il tecnico sarebbe ben contento di schierare il trio WALACE – LOVRIC – SAMARDZIC anche se la perdita di uno dei tre non è affatto da escludere. Si pescherà probabilmente in Turchia per pretese più moderate o sul giocatore del Villareal COQUELIN. Il leccese HJULMAND potrebbe costituire un’alternativa che piace, qualora Corvino si accontenti di rimanere sotto gli 8 milioni.
Tra gli esterni la perdita certa di UDOGIE destinazione Tottenham, verrà compensata dagli arrivi di KAMARA’ dal Watford e dallo Zimbawiano ZEMURA i quali si giocheranno con BUTA il ruolo lasciato vacante dal veronese. A destra si attenderà la decisione del Tucu, ma si conterà molto sulla disponibilità e la crescita di EBOSELE e sul recupero celere di EHIZIBUE, due corridori apparentemente in crescita di rendimento. STREFEZZA del Lecce potrebbe rappresentare un’alternativa per l’esterno, più legata alla fase d’attacco.
In avanti si lascerà partire NESTOROVSKI e si starà alla finestra per capire le offerte per BETO (Everton ?) e DEULOFEU il cui recupero fisico é tutto da capire. In arrivo i due brasiliani BRENNER e Matheus MARTINS che probabilmente si giocheranno il ruolo con SUCCESS (confermato) e THAUVIN- titolare di ancora un anno di contratto. Lo stesso PAFUNDI, atteso ad una ulteriore maturazione, dovrebbe venire riproposto in ottica trequartista in supporto al centravanti. Piace l’ex Cagliari Joao PEDRO.
AM
