In 326 tifosi dell’Udinese hanno scelto di passare la Pasquetta al seguito della squadra. Partenza prima dell’alba, chi alle 5, chi poco dopo, per essere in città verso le 10. Proprio nel momento in cui veniva diramata la notizia della morte di Papa Francesco. Una notizia che ha sconvolto tutti e che ha portato alla rapida decisione della Lega di rinviare le 4 partite in programma il 21 aprile. Prima di rientrare, quindi, i tifosi si sono concessi una passeggiata in città o una visita a Superga. Il clima, anche tra loro, era surreale. E solo quando, intrapresa la strada del ritorno, hanno saputo che la gara si recupera già mercoledì 23 alle 18,30, è iniziata a serpeggiare rabbia tra i supporter troppe volte vittime di scelte incomprensibili anche nelle definizioni di anticipi e posticipi. Quasi nessuno potrà permettersi di tornare già mercoledì. Difficile riorganizzare tutto in poche ore. Restano le sensazioni provate in una giornata che comunque non potranno dimenticare.
Renata Rossi, dell’Udinese Club Spilimbergo, racconta: “Oggi doveva essere una partita in tutta tranquillità, siamo partiti alle 5,15 da Spilimbergo, alle 9,45 eravamo alla periferia di Torino. Ci siamo fermati al bar vicino allo stadio per un caffè e lì abbiamo appreso della morte di Sua Santità. Niente faceva presupporre che non si sarebbe giocato. Con l’animo in pena siamo andati allo stadio, ci siamo messi in fila nel parcheggio ospiti, ma alle 10,30 ci è stato comunicato che non si sarebbe giocato. Abbiamo fatto un po’ di picnic lì, assieme ad altri tifosi arrivati in macchina, furgoncini e in treno . Poi abbiamo deciso di andare a Superga a rendere omaggio al Grande Torino. La Basilica è chiusa per lavori di ristrutturazione, ma c’è tanta gente comunque. E’ una giornata per me particolarmente emozionante. Con grande amarezza, si riprende la strada del ritorno: non penso che torneremo a Torino per vedere il recupero della partita. Dispiace tanto per la scomparsa del Papa, per la strada che abbiamo fatto, per tutto quello che c’è stato. Siamo partiti con l’umore a mille, torniamo mesti”.
Ritorno mesto anche per la macchinata formata da Anna Battistella, Francesca Codarin, Serena Rigo e Michele Daminato: “Siamo partiti questa mattina alle 5 da Codroipo per arrivare alle 10 a Torino e scoprire che la partita non si gioca. Un po’ amareggiati per la situazione, ma la capiamo. Dispiace aver fatto tanti chilometri per scoprire a sole due ore dalla gara che la partita non si gioca. E sapere poi che si fa slittare solamente di due giorni, sembra una cosa senza senso e poco rispettosa. Se è lutto nazionale, deve esserlo fino al funerale. Noi comunque ci saremo sempre“.





