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Zeegelaar: “Posso dare di più”

Ad inizio stagione, il neo acquisto Ouwejan sembrava avergli sfilato la maglia da titolare, ma Zeegelaar adesso se l'è ripresa.
Monica Tosolini

Ad inizio stagione, il neo acquisto Ouwejan sembrava avergli sfilato la maglia da titolare, ma Zeegelaar adesso se l’è ripresa. In tutto questo, è stato importante il contesto, che ha visto prima l’ex Watford colpito dal Covid e poi il nuovo arrivato fuori forse per lo stesso problema.

A ‘Il Gazzettino‘, Marvin Zeegelaar dice la sua: “Diciamo che ad agosto sono stato condizionato dal Covid-19, con relativa quarantena – confida -. Niente allenamenti, poi ho ripreso gradualmente. Normale che in avvio abbia un po’ stentato, ma ho tenuto duro e alla fine il lavoro sta pagando. Sto migliorando: credo di poter dire di essere abbastanza soddisfatto per il contributo che garantisco alla squadra, ma posso e devo fare di più. Questo è il mio obiettivo, anche se quello primario è rappresentato dalla crescita dell’Udinese. Aggiungo che quando all’inizio mi è stato chiesto di andare in campo ho sempre dato tutto, pur non essendo al meglio. Non mi sono mai tirato indietro, tutta la squadra ha fatto il possibile per riscattare l’avvio non dei migliori”.

Lei è soddisfatto, dunque?  “Lo ripeto: posso fare di più, ma sono contento di come la squadra si sta comportando. Da 5 turni siamo in serie positiva e si pratica un buon calcio”.

Aver ritrovato vecchi compagni che aveva conosciuto nel Watford, come Pereyra, Deulofeu e Pussetto, quanto l’ha aiutata? “È importante in generale, nel caso specifico lo è ancor di più perché sono uomini veri, come del resto gli altri compagni. Ecco perché l’Udinese è un ottimo gruppo che crescerà ulteriormente”.

Ora c’è il Cagliari, poi dovrete affrontare il Benevento, ultima gara del 2020: avete la possibilità di farvi un grosso regalo di Natale e di farlo a tutto l’ambiente. “Noi stiamo bene, faremo il possibile per sfruttare questo momento. Certo vorremmo fare a tutte le componenti dell’Udinese un grosso regalo, oltre che ovviamente a noi stessi, ma è preferibile concentrarsi su domenica: ci attende una battaglia in cui dovremo mettere tecnica, intelligenza, condizione atletica e fiducia. Attenzione, però: nell’ipotetico caso di rimanere imbattuti nelle prossime due gare, o addirittura di vincerle, dovremo evitare qualsiasi proclama, perché non avremo fatto nulla di particolare. Conta solo il risultato finale, bisognerà comunque darci dentro, lavorare duramente, seguire in tutto e per tutto il nostro mister”.

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