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Tuttosport: Scommesse in.. giallo. Okoye sotto inchiesta

Ad alimentare i sospetti un flusso anomalo di puntate sulla sanzione del nigeriano: tra i possibili coinvolti anche il titolare di una pizzeria
Monica Tosolini

Anche Tuttosport riferisce che “L’incubo del calcioscommesse torna a turbare i sonni del pallone italiano”. Il quotidiano riprende la notizia giunta da Udine e ricorda l’episodio dell’ammonizione in Lazio-Udinese dell’11 marzo 2024: “apparentemente, una normale perdita di tempo da parte di chi è in vantaggio, che peraltro aveva portato l’allora tecnico friulano Cioffi a invitare il suo giocatore a non rischiare oltre. Non per gli inquirenti, secondo i quali Okoye avrebbe puntato sul proprio cartellino giallo: risulterebbe indagato anche Diego Giordano, titolare di una nota pizzeria della città, frequentata anche dai calciatori e occasionalmente dalla dirigenza del club. Secondo gli investigatori, che ipotizzano il reato di truffa, Okoye e Giordano si sarebbero accordati: durante le indagini sono stati perquisiti gli immobili frequentati dagli indagati ed è stato acquisito il contenuto delle chat dei telefoni cellulari, anche se l’accordo potrebbe essere stato preso solo verbalmente. Sulla vicenda vuole fare chiarezza anche la Procura Figc guidata da Giuseppe Chiné, che ha aperto un fascicolo di inchiesta chiedendo gli atti ai pm friulani. Tutto nasce, peraltro, da una segnalazione partita proprio dalla Federazione, a sua volta allertata dalle agenzie di betting, dopo il rilevamento di un flusso anomalo di puntate sul giallo – una scommessa meno frequente, per questo le soglie di valore oltre le quali scatta l’alert sono più basse che nei casi “classici” – nei confronti del portiere nigeriano. Okoye, che avrebbe avuto notizia della segnalazione già in estate, considerava chiusa la questione, viceversa riapertasi di recente: «Il mio cliente è sereno – ha dichiarato il suo legale Maurizio Conti -, al momento opportuno forniremo tutti i chiarimenti del caso. La questione è piuttosto delicata». Dello stesso tenore le dichiarazioni di Vincenzo Cinque, avvocato del ristoratore: «Nessun accordo è stato mai raggiunto tra il mio assistito e Okoye». Il portiere, peraltro, è ai box da inizio dicembre per un infortunio al polso e nei giorni scorsi l’Udinese ha tesserato il norvegese Egil Selvik. È possibile che il club friulano – che non ha voluto commentare la vicenda – si sia voluta tutelare non per l’infortunio ma per l’eventuale squalifica, dato che l’iscrizione nel registro degli indagati risalirebbe proprio a metà dicembre 2024. Al di là dei possibili risvolti penali, Okoye rischia sanzioni pesanti a livello di giustizia sportiva: il deferimento è probabile e – ove giudicato provato – il comportamento potrebbe essere ritenuto finalizzato ad alterare la regolarità della competizione. A differenza di quanto accaduto con i precedenti Fagioli e Tonali – quest’ultimo aveva sì scommesso sul Milan, ma sulla vittoria o su gare a cui non aveva partecipato – in questo caso si ricadrebbe nell’ipotesi più grave di illecito sportivo, per la quale l’art. 30 del Codice di Giustizia prevede una squalifica di almeno quattro anni, al netto dell’eventuale patteggiamento. L’Udinese, a titolo di club, non rischia nulla; da verificare, a seconda degli sviluppi delle indagini, se qualche tesserato fosse al corrente: in tal caso rischierebbe una sanzione per omessa denuncia”.  
 

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