“La tempesta perfetta si è scatenata sulla Salernitana: bloccata dalla Asl di Salerno per la positività di alcuni componenti del gruppo, ancora in sospeso senza alcuna proroga (come peraltro previsto, al di là dei desiderata locali) nella vicenda della cessione societaria”. Tuttosport racconta quella che è stata la lunga giornata della Salernitana, iniziata con il Consiglio Federale a decidere in merito alle vicende della proprietà
E poi, “Nel pomeriggio, alla Dacia Arena di Udine si è ripetuta l’umiliante (per l’immagine del calcio italiano) scena di una sola squadra in campo. L’arbitro Giacomo Camplone ha infatti fischiato il calcio d’inizio della partita con la sola Udinese schierata mentre la Salernitana è rimasta a casa, bloccata dall’Asl a causa della presenza di tre positivi. La Lega, come da protocollo, non ha rinviato la partita e così l’arbitro ha atteso i fatidici 45 minuti prima di dichiarare chiusa la gara. Ora, in un mondo ideale (ma anche solo normale, eh) il giudice sportivo procederebbe ad assegnare il 3-0 a favore dell’Udinese e sarebbe finita lì. Invece si aprirà la trafila dei ricorsi alla giustizia sportiva e, prima ancora, lo stesso giudice aspetterà comunque il 31 gennaio: hai visto mai che il suo procedimento possa rivelarsi inutile… Di sicuro siamo di nuovo alle prese con l’interferenza di un soggetto esterno che inficia il lavoro della Figc per gestire la pandemia. Gravina, al proposito, è pragmatico: «Il nostro protocollo lo conoscete: funziona. Ma quando c’è un intervento di un’autorità sanitaria, come stabilito dal Collegio di garanzia, non possiamo fare nulla»”.
Fabiani e Marino hanno illustrato le posizioni delle rispettive società. “Intanto, a rendere ancora più grottesca la situazione, va registrata la presenza di cinque tifosi della Salernitana nel settore ospiti nonostante l’annunciata assenza della loro squadra: fedeli a prescindere”.
