Tuttosport riporta l’intervista che l’azzurro Under21 Simone Pafundi ha rilasciato ieri a Rai Due. Il fantasista bianconero, a proposito di Nazionale, ha detto: «Non siamo stupiti dei risultati, sappiamo di essere un gruppo forte. Stiamo riuscendo a giocare con intensità e principi di gioco chiari, per ora è andato tutto bene. Dobbiamo continuare così, anche con l’Armenia dobbiamo dare il massimo, lo abbiamo visto col Montenegro, quando siamo andati sotto subito 1-0, o in Macedonia del Nord giocando 75’ in inferiorità numerica».
In merito al gesto di generosità del rigore lasciato a Berti nella sua Cesena: «È stato un bel momento, penso che Tommaso meritasse questa gioia, era la sua serata, è stato giusto così. Inizialmente non voleva tirarlo, per questo gli ho lanciato il pallone, bisognava dargli una spinta. Era destino che la palla entrasse, sono felice per lui».
Su Pafundi era pronto a puntare Mancini: «Sono cresciuto velocemente, sto capendo meglio il mondo dove sono e cerco semplicemente di essere una persona corretta che si comporta bene. Sono concentrato a far bene a Genova e in Nazionale, ho solo da dimostrare, quindi testa bassa e pedalare. Ero più irrequieto, oggi anche grazie alle esperienze che ho fatto sono più calmo, gestisco meglio le situazioni. Due anni fa il rigore a Cesena l’avrei calciato io o Camarda? Io ho esordito in Nazionale, lui ha vissuto un ambiente come il Milan e penso non sia stato facile gestire la pressione. Io ci ho messo un po’ a riprendermi: ciò che gli consiglio, se si troverà ad affrontare momenti difficili, è di non perdere mai la fiducia in sé stesso e di circondarsi di persone che gli vogliono bene».
Tuttosport: Pafundi va di corsa «Ora mi so gestire»
«Dopo l’esordio con la Nazionale ci ho messo un po’ a riprendermi. Decisivo non perdere la fiducia»
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