Il Dt bianconero Pierpaolo Marino è stato intervistato da Tuttosport. Il dirigente ha parlato di quanto sia sconvolgente la situazione creata dal Covid-19: mille morti finora in Friuli, tanti quanti ne causò il terremoto in Irpinia mentre lui era giovane Dg ad Avellino.
Il calcio cerca comunque di ripartire, ma Marino predica prudenza. Prima, però, sottolinea come l’Udinese abbia deciso di proteggere i propri dipendenti non lasciando a casa nessuno: “Stipendi di un pochino ridotti ma garantiti e nessuna interruzione di lavoro. All’Udinese è stato deciso così, ne siamo fieri”.
A livello generale, ribadisce: “Trovo assurdo pensare di riaprire agli eventi sportivi quando siamo costretti a registrare circa 600/700 morti al giorno, se non di più. Credo che adesso disquisire di un’eventuale ripresa dell’attività possa portare a un delirio di onnipotenza in qualcuno. ma ci vogliamo rendere conto che siamo di fronte ad una situazione non programmabile? Non sappiamo quando riusciremo a uscire dalla crisi sanitaria e a tornare ad una situazione di normalità. Sinceramente, in questo momento non riesco a pensare al futuro, a quando riprenderemo in modo sereno e sicuro”.
Marino sottolinea poi che “certe decisioni spettano a chi guida il Paese e alle autorità sanitarie, non a chi governa il calcio”. Marino preferisce pensare alla prossima stagione, affinchè venga giocata regolarmente: altrimenti il calcio subirebbe un colpo durissimo. E chiude con un messaggio: “Bisogna avere pazienza, il calcio ce la farà. Come la nostra amata Italia”.
