Lunga intervista del Dt Pierpaolo Marino a Tuttosport. Il dirigente bianconero parla di serie A, di mercato e di Udinese. Queste alcune sue considerazioni:
Lei è un amante dei calcoli, come Allegri: grazie alle ultime due vittorie contro Cagliari e Venezia, quanti punti salvezza mancano alla sua Udinese? «Non avendo mai pensato che questa Udinese potesse essere una squadra da lotta salvezza, non ho fatto calcoli. Penso partita per partita. E soprattutto guardo avanti, non dietro, anche perché abbiamo due gare da recuperare».
Dell’Udinese si parla sempre tanto sul mercato: dopo De Paul nel 2021, questa sarà l’estate di Molina, due anni fa arrivato addirittura a parametro zero in Friuli… «Un gran colpo, ma i meriti vanno condivisi con tutta la nostra struttura scouting guidata da Andrea Carnevale. Io vidi Molina su Wyscout e pensai: “Ha caratteristiche da top club”. E poi il suo agente, Leo Rodriguez, mi ha sempre portato fortuna: da Denis al Napoli al Papu Gomez all’Atalanta».
Ci racconta Molina attraverso un aneddoto? «L’altro giorno, di sua spontanea volontà, si è presentato al campo con scatoloni pieni di suoi vestiti griffati da destinare alla popolazione ucraina. Molina è un ragazzo di cuore, semplice».
A quale giocatore paragonerebbe Molina? «A me ricorda Cuadrado. Nahuel è un laterale offensivo, serve assist e segna. E può giocare quarto di difesa a destra, come nell’Argentina, o quinto di centrocampo come succede da noi. È da big».
Infatti è finito nel mirino della Juventus… «Dell’interesse ho sentito anche io in giro e non sono stupito: con Molina non si sbaglia. Con la Juventus abbiamo un ottimo rapporto, però ci sono altri club europei interessati. Mi aspetto una bella bagarre in estate. Ma non darei nulla per scontato: la famiglia Pozzo ha la forza economica per trattenere i suoi migliori giocatori, poi per politica societaria noi non incateniamo nessuno».
Per Molina, protagonista del trionfo in Coppa America con l’Argentina di Messi, si parte da 30 milioni? «Il prezzo lo farà il mercato…».
A proposito di argentini, De Paul può davvero tornare in Italia in estate? «Rodrigo deve essere un titolarissimo anche nell’Atletico Madrid, un po’ come gli capita nell’Argentina. Se il suo utilizzo non migliorerà in fretta, un ritorno in Serie A non mi stupirebbe. Sarebbe perfetto per la Juventus del post Dybala».
L’Udinese ha un attaccante in rampa di lancio: Beto ha segnato 11 gol in Serie A. «E ha ancora ampi margini di miglioramento, proprio per questo cederlo già in estate sarebbe delittuoso. Infatti resterà. Beto segna gol in stile Eto’o e Osimhen. Ma all’Udinese abbiamo tanti talenti: Makengo sarà il nuovo Asamoah. E occhio al Golden Boy…».
Chi è il Golden Boy? «Samardzic. Lo chiamo così perché mi ricorda il Golden Boy Rivera: gli ho pure girato una clip con i video del grande Gianni. Era dagli Anni 80 che non vedevo piedi delicati come quelli di Lazar. È un 2002, ora gioca soltanto alcuni spezzoni, ma il futuro è suo».
