Fernando Llorente oggi è l’entusiasmo fatto persona. In una lunga intervista a Tuttosport parla della sua nuova vita a Udine. Sembra una persona rigenerata e racconta come ha scelto il Friuli, rivelando di aver chiesto informazioni anche a Francesco Guidolin: “Mi ha assicurato che all’Udinese mi sarei trovato benissimo. Aveva ragione. Seppur più piccola, per certi aspetti mi ricorda Torino, dove sono stato benissimo. A breve mi raggiungeranno anche mia moglie e i tre bambini. Sono qui da poco, però mi sento già come a casa. Il contratto con l’Udinese scade nel 2022, ma mi piacerebbe restare anche più a lungo”. Infatti continua: “Sono come un bambino e ho una gran voglia di giocare, divertirmi con la squadra e segnare. Nell’ultimo anno mi sono sentito come un leone in gabbia. E’ pesante a livello mentale allenarsi per tanti mesi senza scendere in campo, come mi è successo a Napoli. E non avvertire fiducia fa male”.
Il 12 maggio tornerà al Maradona con l’Udinese. Quanto darebbe per fare un gol? “Io spero di segnare in tutte le partite, non solo contro il Napoli. Non mi pongo limiti. Più gol realizzo, più aiuto l’Udinese e dimostro che non ero già finito, come forse qualcuno pensava. Il passato è passato. A me piace guardare avanti, sapete che sono un ottimista”.
Gotti, dice, gli ricorda “Guidolin, che a Udine ha raggiunto risultati straordinari”.
Di De Paul, poi: “E’ fantastico e visto da vicino è ancora più forte di quello che mi aspettassi. Ha tanta qualità e farebbe comodo a qualsiasi top club del mondo. Ma sta bene anche qui e io me lo tengo stretto. Oltre De Paul mi sta impressionando anche Musso: un gran bel portiere”.