“La Juventus ha mantenuto il vantaggio sulla Roma, vitale nella corsa al quarto posto, ma anche questa vittoria contro l’Udinese ha riassunto e raccontato, neppure troppo in filigrana, le enormi difficoltà che la squadra bianconera ha affrontato in questa stagione. Perché sì: alla fine cori e applausi, perfino di sollievo, ma dentro questa vittoria contro un’Udinese in disarmo (ma alla fine dignitosa più per i limiti altrui che per i meriti propri) ci sono stati parecchio imbarazzo e i soliti balbettii tecnici che hanno fatto da sfondo alla prova dei padroni di casa. Poi vi racconteremo di come Tudor abbia schierato tatticamente la Juventus ma, prima, è opportuno dar conto del clima surreale in cui si è sviluppato il (non) gioco bianconero: dentro uno stadio silenzioso, diffidente, di fronte a un pubblico stremato dall’ennesima stagione masticata a spizzichi e bocconi. Senza più pazienza per alcun progetto: “Tanti ormai senza gloria per noi che siamo la storia. Da sempre e per sempre riconquistiamo tutto” lo striscione srotolato in curva e timidamente applaudito dal resto dello stadio. Perché sì: saranno belli i social e l’entertainement company, ma alle nostre latitudine conta ancora e sempre quell’abitudine demodée che si chiama vittoria”. Inizia così il commento di Tuttosport a Juventus-Udinese 2-0.
Le pagelle degli uomini di Runjaic:
Okoye 6.5 Tanti buoni interventi, uno strepitoso su Conceicao. Sui gol si arrende.
Kristensen 5 Pronti via si fa bruciare in velocità da Kolo Muani. Poi si riprende, ma nel finale la Juventus dalla sua parte fa ciò che vuole.
Kabasele 6.5 L’Udinese non è in vacanza. Lo fa capire per primo il capitano: soglia d’attenzione altissima, su ogni intervento. Giannetti (31′ st) 5.5 Travolto senza pietà dalla furia bianconera.
Solet 5 Sì, dietro è spesso attento e abile nella lettura dei movimenti avversari. Ma la sbandata sul gol è figlia di un eccesso di sicurezza.
Ehizibue 6 Quando Cambiaso accelera si fa spesso trovare impreparato. Col passare dei minuti, però, riesce a trovare contromisure efficaci.
Zarraga 5.5 Nella ripresa perde ritmo e viene soffocato dalla mediana della Juventus.
Karlstrom 6 Ci mette il fisico, ma non solo. Spesso costringe Locatelli a forzare la giocata, poi fisiologicamente arranca anche lui.
Kamara 6 Fa sostanzialmente due cose: perde Nico Gonzalez al primo affondo dell’argentino e si fa ammonire. Si riscatta con un recupero prodigioso, sempre sull’ex Fiorentina. Dopodiché si fa male. Zemura (29’ pt) 5.5 Rispetto a Nico Gonzalez, quintessenza del furore, sembra un pulcino spaurito.
Lovric 5.5 Agire sulla trequarti non è proprio il suo mestiere. Si adatta, sì, ma con scarsi risultati. Rui Modesto (15’ st) 5.5 Di male in peggio.
Ekkelenkamp 6 Sempre vivo nelle poche circostanze in cui l’Udinese riparte. Gli manca ancora un po’ di concretezza, ma crescerà. Sanchez (31′ st) 6 Partecipa, senza colpe, al crollo dei suoi compagni.
Davis 5.5 L’Udinese non ha il motore che serve per far male. Ma l’inglese non si aiuta di certo: la palla gli scotta tra i piedi.
All. Runjaic 5.5 La sua squadra non è in vacanza, anzi offre un primo tempo pieno d’orgoglio. Alla lunga, però, valori e motivazioni emergono.
Tuttosport: Juve, Champions con le unghie
I bianconeri, anche con i friulani senza motivazioni, faticano a trovare i gol che arrivano nella ripresa con Nico e Vlahovic: doppio assist di Yildiz Batte l’Udinese e mantiene il punto di vantaggio sulla Roma: se vincerà a Venezia giocherà la Coppa dei big
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