Nicolò Bertola, volto nuovo della difesa bianconera, si è raccontato e ha spiegato la nuova Udinese nell’intervista concessa a Tuttosport:
Nicolò, che effetto fa guardare la classifica? «Bellissimo: vederci là in alto, anche se è una sorpresa per tutti, ci rende assolutamente orgogliosi».
Udine nel destino: lì hai debuttato in A con lo Spezia. «Impossibile scordarmi quel giorno perché oltre al mio esordio, abbiamo festeggiato la salvezza. Prima di entrare Thiago Motta mi ha detto giusto due parole, «divertiti, è il tuo momento» e mi ha piazzato a centrocampo, davanti alla difesa negli ultimi venti minuti. Quando l’arbitro ha fischiato, sono scoppiato a piangere».
Hai iniziato in mezzo al campo.«Sì, nelle giovanili, davanti alla difesa: proprio dove mi ha messo Motta».
Dov’è che ci si diverte di più? «Più avanti sei, meglio è: se giochi in difesa devi essere molto responsabile».
Qual è la differenza più grande con la B? «Nell’intensità: in Serie A devi ragionare molto velocemente, mentre la B è molto più fisica. In più, ovviamente c’è molta più qualità».
In cosa ti ha già migliorato Runjaic? «Sull’aspetto mentale, sull’aggressività e sul rimanere concentrato tutta la partita, focalizzando l’attenzione sugli uno contro uno con gli avversari perché se uno ti va via, poi sono guai».
Qual è la qualità migliore dell’Udinese? «Siamo una squadra che dà tutto in campo, un gruppo che sa aiutarsi e questo credo faccia la differenza».
Perché Udine? «Mi hanno cercato dall’inizio e parliamo di una grandissima società da cui, negli anni, sono usciti tanti campioni. Spero e penso di aver fatto la scelta giusta».
L’Udinese è tra i posti migliori in cui crescere… «Sì, è una società che ti dà tutto per poter migliorare. In più in squadra c’è una mentalità molto internazionale che mi permette di conoscere altre realtà anche all’interno dello spogliatoio».
Quali sono le sue qualità migliori? «È forte, fisico ma sa pure giocare con la palla e per la squadra: ha tutto per stare a grandissimi livelli».
Gattuso è stato in ritiro anche da voi: alla Nazionale ci pensi o è ancora presto? «Pensarci ci si pensa sempre… Ora mi sembra ancora presto, ma quello è un obiettivo che è giusto mettersi, senza però farne una ossessione».
Quanta forza dà affrontare il Milan dopo aver già battuto l’Inter? «È una spinta in più, come però lo è stato vincere a Pisa: due partite che hanno fatto capire per primi a noi stessi le qualità che abbiamo. Ora dobbiamo solo continuare su questa strada».
Tuttosport, Bertola: «Udine nel destino Qui si diventa grandi»
«Essere così in alto in classifica è bellissimo e ci rende orgogliosi» «Qui ho esordito in Serie A con lo Spezia. Motta mi disse: “Divertiti, è il tuo momento”. E alla fine piansi». Ho scelto l’Udinese perché mi ha voluto più di tutti: qui è l’ideale per crescere
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