“Tre sconfitte di fila. Come il gioco delle carte sui banchetti fuori dalle stazioni di una volta, gioco che sapeva di fregatura perché l’Udinese ha fatto la partita, ha subito un solo tiro nello specchio oltre al penalty vincente, perché quel rigore “girato” dal Var sembra un’ingiustizia bella e buona. I demeriti, tuttavia, non mancano: poca la precisione in area contro un Torino che con Davide Nicola è la solita minestra. «Portare i fagioli e l’orzo a ebollizione e aggiungere la cotenna»: no, non un bel minestrone alla friulana, il piatto granata è servito da una squadra che si chiude a riccio ed è pronta a ripartire. Ricordate? Il tecnico di Luserna San Giovanni faceva così anche quando era sulla panchina bianconera, al suo esordio vinse con la Roma consegnando il pallone agli avversari per sfruttare gli errori e lanciarsi in contropiede: allora De Paul segnò così il gol decisivo per quella che sembrava una nuova alba e che invece si rivelò un’eclissi dopo 15 giornate. Non è una questione estetica, per carità, chi vince all’italiana non commette alcun sacrilegio, ma la ricetta giusta quando hai centrocampisti di talento come Don Rodrigo è quella delle sovrapposizioni, quella che Gotti è riuscito a mettere nel menù dell’Udinese”. Inizia così il commento del Messaggero Veneto a Udinese-Torino 0-1.
Ed ecco le pagelle dei bianconeri:
IL MIGLIORE DE PAUL 6 – Niente di straordinario ma se l’Udinese crea qualcosa è sempre perché c’è lui a guidarla. Nel primo tempo esagera un po’ andando al tiro dalla distanza e prendendo una sola volta la porta. Non riesce a far rientrare a sufficienza un destro a giro che termina di poco a lato. Comincia il secondo tempo con un passaggio filtrante per Pereyra. Perde di precisione con il passare dei minuti ma non gli si può chiedere di fare tutto.
MUSSO SV – Il Toro centra la porta solo in occasione del calcio rigore.
BECAO 6,5 – Decisiva la chiusura sul sinistro di Rincon destinato in fondo al sacco. Tiene bene Belotti.
BONIFAZI 6 – Non commette gravi ingenuità dietro anche perchè poco sollecitato.
SAMIR 6 – Vince un paio di duelli con Belotti ma è fuori posizione sull’occasione capitata a Sanabria.
MOLINA 5 – Impreciso e meno ficcante del solito. Ha sulla coscienza l’incredibile occasione fallita a porta vuota.
WALACE 5,5 – La fisicità non basta quando poi sei impreciso negli appoggi e lento di gambe e di pensiero.
ARSLAN 4,5 – Il ruolo di mezzala non è il suo pane quotidiano. L’insufficienza, però, arriva soprattutto per l’assurdo fallo da rigore su Belotti.
LARSEN 6 – Arriva spesso sul fondo, poi però difetta nella precisione dei cross.
PEREYRA 5,5 – Non concede punti di riferimento. Lo spunto migliore poco prima dell’intervallo. A inizio ripresa non sfrutta una buona opportunità
LLORENTE 5,5 – Sua la sponda che permette a De Paul la prima percussione. Debole e centrale la girata di testa a fine primo tempo.
OKAKA 5 – Gli capita una palla buona in area e ci mette una vita a girarsi. Alla fine neanche calcia in porta.
FORESTIERI 6 – Un destro debole per chiamare in causa Milinkovic Savic.
OUWEJAN SV – Si piazza sulla sinistra ma non viene chiamato quasi mai in causa.
NESTOROVSKI SV – La carta della disperazione. Pochi minuti per incidere.